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Assago (Milano), accoltellamento nel centro commerciale: chi era la vittima

Shock alle porte del capoluogo lombardo, dove un 46enne con problemi psichici ha ucciso una persona e ne ha ferite altre cinque. I colleghi: "Non doveva trovarsi lì"

Assago (Milano), accoltellamento nel centro commerciale: chi era la vittima - foto 1
Linkedin

Si chiamava Luis Fernando Ruggieri l'uomo ucciso al centro commerciale di Assago (Milano) da un coetaneo italiano con problemi psichici che ha accoltellato altre cinque persone.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la vittima era un boliviano, aveva 46 anni ed era un dipendente della catena Carrefour. L'arma sarebbe stata recuperata proprio all'interno del supermercato dove lavorava Ruggieri. Quest'ultimo è morto durante la corsa in ambulanza per raggiungere l'ospedale.

 

Come si evince dal suo profilo Linkedin, la vittima lavorava da oltre 20 anni nei supermercati. Ha svolto la mansione di assistente alle vendite, di vice responsabile, di addetto di magazzino e di cassiere. L'ultimo impiego al Carrefour di Assago, dove era impiegato da quasi due anni e mezzo. "Rifornisco il reparto scatolame, drogheria, grocery, profumeria con l'ausilio di transpallet e muletti elettrici - si legge -. Mi interessa imparare ogni tipo di prodotto e tecniche aziendali di rifornimento, di gestione degli stock di magazzino, del riordino".

 

Assago (Milano), uomo accoltella clienti in un centro commerciale

 

Ruggieri era cresciuto in Lombardia e negli ultimi cinque anni aveva vissuto a Trezzano sul Naviglio assieme alla famiglia di origine e alla propria compagna, dalla quale si è separato nel periodo estivo. Da allora aveva iniziato a vivere a Milano. Durante il lockdown aveva sfruttato il tempo libero per rimettersi sui libri e concludere il suo percorso di studi iniziato da ragazzo alla Facoltà di Ingegneria Informatica per virare su Scienze biologiche. "Per non sprecare il tempo in attesa di un lavoro nel periodo del lockdown - scriveva ai suoi contatti - ho ricominciato a studiare. Per interesse privato, in futuro vedremo".

 

L'aggressore, invece, era suo coetaneo e da circa un anno era in cura per una forte crisi depressiva. Proprio una crisi psichica esplosa all'improvviso l'avrebbe portato ad afferrare un coltello dagli scaffali del punto vendita e a scagliarsi contro clienti a caso, uccidendo Ruggieri e ferendo altre cinque persone. Tra queste il calciatore del Monza Pablo Marí, che è stato ricoverato all'ospedale Niguarda con una profonda ferita alla schiena.

 

 

Uno dei cinque feriti è stato portato in ospedale in codice giallo, mentre gli altri tre (il calciatore del Monza, un 40enne e una 72enne) in codice rosso. Ferita solo lievemente una 81enne, che non è stata portata in ospedale ma curata sul posto. Anche un altro giocatore, l'ex dell'Inter Massimo Tarantino, è rimasto coinvolto nell'accaduto, ma in maniera diversa. Il 51enne ha, infatti, disarmato e fermato l'aggressore. "Urlava, urlava e basta - ha raccontato -. Io eroe? Non ho fatto niente...".

 

I colleghi della vittima: "Non doveva trovarsi lì" - Ruggieri non doveva trovarsi alle casse al momento dell'aggressione, in genere lavorava nel reparto delle acque minerali, al riparo dal contatto col pubblico. È stato "sfortunato", ripetono anche i colleghi sotto shock. Ruggieri è stato l'unica vittima della furia dell'aggressore, entrato al supermercato con l'intenzione di ferirsi con uno dei coltelli venduti tra le corsie e finito con l'aggredire sei persone.

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