L’Enac raccomanda di informarsi sulle regole in vigore sia in partenza che nel ritorno o negli eventuali scali intermedi
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Le nuove regole per il trasporto di liquidi nel bagaglio a mano sono già applicate solo in cinque aeroporti italiani. Lo conferma l'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, chiarendo che le nuove tecnologie di controllo sono operative solo a Roma Fiumicino, Milano Malpensa (parzialmente), Milano Linate, Bologna e Torino (in parte). In tutti gli altri scali rimane in vigore la normativa tradizionale: liquidi consentiti solo in contenitori da massimo 100 ml, inseriti in una busta trasparente e richiudibile da un litro, da esibire separatamente ai controlli.
A Fiumicino i passeggeri possono trasportare liquidi in quantità superiori ai 100 ml nel bagaglio a mano. Tuttavia, questa possibilità non si applica ai voli considerati "sensibili", come quelli diretti verso gli Stati Uniti e Israele. In questi casi, i controlli avvengono in aree dove non sono disponibili le nuove apparecchiature.
Negli scali milanesi, le regole cambiano a seconda del terminal e della modalità di accesso. A Milano Linate e Malpensa Terminal 1, si possono trasportare liquidi, aerosol e gel in contenitori fino a due litri, senza necessità di separarli dal bagaglio. Al Terminal 2 di Malpensa, invece, valgono ancora le vecchie disposizioni: massimo 100 ml per flacone, all’interno della classica busta trasparente. Fa eccezione chi utilizza il fast track , dove sono attivi i nuovi dispositivi.
All’aeroporto di Bologna, la nuova normativa è pienamente operativa. Tutti i passeggeri, indipendentemente dalla destinazione o dal tipo di controllo, possono trasportare liquidi superiori a 100 ml grazie alla presenza di tecnologie adeguate in tutte le postazioni di sicurezza.
Situazione ibrida invece a Torino Caselle, dove le nuove regole si applicano soltanto ai passeggeri che utilizzano il canale prioritario. Per tutti gli altri, si continua con le restrizioni tradizionali.
L’Enac raccomanda ai viaggiatori di informarsi sulle regole in vigore sia nell’aeroporto di partenza sia in quello di ritorno o negli eventuali scali intermedi. Differenze tra uno scalo e l’altro possono creare disagi o costringere a rinunciare al trasporto di alcuni prodotti.