La dirigente scolastica scrive una lettera alla redazione di "Fuori dal Coro"
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"La scuola ha fornito numerose evidenze atte a smentire nella maniera più assoluta le dichiarazioni della famiglia circa la conoscenza di atti di bullismo". Così si apre la lettera inviata alla redazione di "Fuori dal Coro" dalla preside dell’istituto frequentato da Paolo, il quindicenne che si è tolto la vita nella sua cameretta a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina, impiccandosi alla vigilia del ritorno in classe.
Nella missiva la dirigente prende posizione con fermezza, prendendo le distanze dalle accuse dei genitori e sostenendo di non essere mai stata a conoscenza della situazione di disagio che il ragazzo avrebbe vissuto tra i banchi.
La replica della scuola, tuttavia, non convince la famiglia. Il padre di Paolo, intervistato da una giornalista della trasmissione di Rete 4, risponde con parole cariche di dolore e indignazione: "Lo chiamavano nano da giardino, gli davano calci vicino allo zaino. Queste cose non sono mai successe?!".
L’uomo non nasconde la rabbia per quella che percepisce come una mancanza di responsabilità da parte dell’istituto: "Per come stanno le cose, sono delle bestie. La preside, invece di fare quelle dichiarazioni, doveva essere qui insieme a noi, a chiedere scusa a Paolo".