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Roma, via ai trasferimenti dei migranti dal centro accoglienza di Castelnuovo di Porto

Molte le proteste contro lʼoperazione ma il Viminale tira dritto: "Svuotato e chiuso entro il 31 gennaio"

Roma, via ai trasferimenti dei migranti dal centro accoglienza di Castelnuovo di Porto - foto 1
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E' iniziato il trasferimento di 30 dei 535 migranti ospiti del centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, cittadina di 8.500 abitanti a pochi chilometri da Roma. Altri avrebbero invece lasciato il posto da soli. "E' una vera e propria emergenza sociale, umanitaria e perfino sanitaria", ha denunciato il segretario del Pd provinciale di Roma, Rocco Maugliani, aggiungendo che "alcune persone sono state letteralmente gettate per strada".

Maugliani ha poi aggiunto che "parte dei migranti richiedenti asilo saranno trasferiti in altre strutture fuori dal Lazio e tra questi ci saranno tantissimi bambini che saranno sradicati dal contesto in cui sono cresciuti finora, e più di 100 professionalità che resteranno senza lavoro".

Il Cara di Castelnuovo di Porto era stato visitato da Papa Francesco e a ricordarlo oggi è stato il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre, che poi ha puntato il dito contro il decreto Sicurezza che "mette per strada i lavoratori, la dignità e i diritti di decine, centinaia di donne, uomini e bambini, cioè di persone che in pochi secondi vengono improvvisamente separate, violentate nel loro cammino di integrazione e comprensione di nuove culture, senza conoscere nulla del proprio futuro. Siamo con i cittadini di Castelnuovo e saremo sempre per i diritti di lavoratori che sono costretti ad assistere e a vivere sulla propria pelle la vittoria dello Stato fascista sui più deboli".

Per il parlamentare del Pd Roberto Morassut "una delle strutture più importanti per l'accoglienza degli immigrati è stata sgomberata senza adeguato preavviso, separando donne, uomini e bambini, secondo una modalità che ricorda i lager nazisti". Stesso pensiero di Emiliano Minnucci, consigliere regionale del Lazio del Pd, che ha definito il via ai trasferimenti "una deportazione in piena regola promossa da un ministro sconsiderato che tenta di gestire il tema della sicurezza attraverso il pressapochismo e la propaganda".

Nonostante le proteste, fonti del Viminale hanno fatto sapere che entro il 31 gennaio il Cara di Castelnuovo di Porto sarà completamente svuotato e chiuso. I circa 500 migranti attualmente presenti saranno trasferiti altrove. L'operazione, che comporterà risparmi per circa un milione all'anno di affitto, è resa possibile dal crollo del numero degli sbarchi ed era già programmata nell'ambito dello svuotamento dei grandi centri.

Anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è intervenuto sulla vicenda: "Io deporto i bambini, i migranti, balle spaziali". In una diretta Facebook, il vicepremier ha quindi aggiunto che "tutti gli ospiti che erano dentro e che hanno diritto saranno trasferiti con altrettanta generosità, perché se sei qui a chiedere asilo politico, non puoi pretendere di andare a Cortina. Se hai diritto rimani, altrimenti cominciano le pratiche perché tu torni da dove sei arrivato".