A "Fuori dal Coro" la testimonianza di una residente di Largo Spartaco: "Dalle case occupate sono passati a spaccio e prostituzione"
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Nei quartieri orientali di Roma sale l'allerta sicurezza dopo l'accoltellamento di un 19enne all'ingresso della stazione "Lucio Sestio" della metropolitana A. "L'agguato avvenuto in pieno giorno dimostra il totale controllo dei territori e la mancanza di paura per una reazione da parte dello Stato", afferma ai microfoni di "Fuori dal Coro" Tiziana Saio, portavoce dell'associazione cittadini liberazione case occupate.
Dal Quadraro al Tuscolano e a Cinecittà: da un paio anni il "quadrante est" della Capitale è attraversato da risse in strada, occupazioni abusive di immobili e spaccate ad attività commerciali compiute prevalentemente da gang latinoamericane. "La loro egemonia si è allargata per cui dalle case popolari sono passati allo spaccio e alla prostituzione", afferma una residente di Largo Spartaco. Non va meglio nella vicina via Francesco Gentile dove circa 40 famiglie di latinos hanno occupato abusivamente gli stabili popolari gestiti dalla fondazione Enasarco.
"Ci sono organizzazioni che favoriscono queste occupazioni", lamenta un'inquilina che come altri condomini chiede di essere intervistata in anonimato per il timore di ritorsioni. "Mi stavano dando fuoco alla macchina con un batuffolo di cotone sulla ruota", aggiunge un altro condomino che all'inviato programma di Rete 4 mostra la propria vettura completamente rigata. Nonostante le telecamere e di videosorveglianza, segni effrazione compaiono sulle porte mentre altri appartamenti risultano murati. "Ce li siamo presi", dice un occupante trincerato dietro l'uscio.