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Coronavirus, via ai controlli con termoscanner sui passeggeri a Fiumicino

Si tratta di tablet in grado di rilevare la temperatura corporea che saranno utilizzati anche negli altri aeroporti italiani. LʼOms: "Nessun nuovo Paese ha segnalato casi nelle ultime 24 ore"

Sono partiti i controlli della temperatura corporea dei passeggeri in arrivo allo scalo romano di Fiumicino, in seguito all'emergenza coronavirus. Allestiti tre check-point e predisposte undici corsie di controllo, tutte dotate di termoscanner. Ogni corsia è presidiata da addetti sanitari che, tramite un tablet, sono in grado di rilevare la temperatura corporea dei viaggiatori. I termoscanner saranno utilizzati anche negli altri aeroporti italiani.

Controlli su tutti i voli, esclusi i nazionali I controlli della temperatura corporea sono stati estesi su tutti i voli, compresi quelli europei ma esclusi quelli nazionali, in arrivo negli aeroporti italiani. Ogni scalo installerà gli scanner nelle aree più idonee anche se nella maggior parte dei casi saranno posizionati alle uscite o nell’area controllo passaporti.

 

Termometri a pistola Negli aeroporti privi della strumentazione, ha fatto sapere il commissario straordinario Angelo Borrelli, i controlli saranno effettuati da volontari medici e paramedici della Croce Rossa e di altre associazioni di Protezione Civile con i termometri a pistola.

 

Oltre 400 medici volontari negli scali Saranno oltre 400 i medici e gli operatori sanitari volontari impegnati negli aeroporti per la rilevazione della temperatura dei passeggeri in arrivo in Italia con i voli internazionali. Il Dipartimento della Protezione Civile sta lavorando "a formazione e impiego dei team per rispondere in modo efficace al rischio sanitario".

 

Oms: "Nessun nuovo Paese ha segnalato casi nelle ultime 24 ore" Sull'emergenza coronavirus è tornato a parlare l'Oms, sottolineando che nessun nuovo Paese ha segnalato casi di contagio nelle ultime 24 ore. A livello globale sono 20.630 i contagi, 3.241 nelle ultime 24 ore. In Cina sono 20.471 i casi confermati (3.235 nuovi), 425 i decessi (64 nuovi). Fuori dalla Cina sono 159 i casi confermati (6 nuovi) in 23 Paesi, e un decesso.

 

"I Paesi ricchi non condividono informazioni" Il direttore dell'Oms ha accusato alcuni Stati ricchi di essere "molto in ritardo" nel condividere informazioni sui casi del nuovo coronavirus, chiedendo una maggiore "solidarietà internazionale" per combattere l'epidemia di polmonite virale. "Dei 176 casi segnalati finora al di fuori della Cina, l'Oms ha ricevuto moduli completi di segnalazione dei casi solo per il 38% dei casi. Alcuni Paesi ad alto reddito sono molto indietro nel condividere questi dati vitali con l'Organizzazione. Non credo sia dovuto alla mancanza di capacità", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus.

 

A Livorno caso sospetto messo in isolamento - Un livornese di circa 60 anni è ricoverato all'ospedale di Livorno nel reparto di malattie infettive come caso sospetto di coronavirus. Lo rende noto l'Asl Toscana Nord Ovest. L'uomo è tornato domenica da Shangai per un viaggio di lavoro: ha accusato uno stato di malessere generale e ha chiamato il 118. E' stato così prontamente attivato il protocollo di isolamento previsto a livello nazionale.

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