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La bimba picchiata dal patrigno a Genzano è fuori pericolo: sciolta la prognosi

La piccola è stata trasferita dallʼarea intensiva ad un reparto di degenza ordinaria. Le condizioni di salute sono stabili

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La bambina di 22 mesi picchiata a Genzano (Roma) dal patrigno Federico Zeoli il 13 febbraio è fuori pericolo di vita.

La piccola era ricoverata nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù da mercoledì della scorsa settimana. Ora la prognosi riservata è sciolta e, fa sapere l'ospedale nel bollettino medico, la bimba "è stata trasferita dall'area intensiva ad un reparto di degenza ordinaria. Le condizioni di salute sono stabili. Proseguono le cure del caso e l'osservazione clinica dello stato generale e neurologico".

I fatti risalgono alla sera del 13 febbraio: la madre della vittima è rientrata in casa, dove aveva lasciato Zeoli con la figlia, e si è subito accorta che la piccola era piena di lividi, segni di morsi e di botte. La donna si è dunque precipitata in ospedale. Quando è arrivata al presidio ospedaliero di via Achille Grandi, a Genzano, le è stato detto che doveva spostarsi altrove perché la struttura non era munita di pronto soccorso. La bambina nel frattempo aveva perso i sensi e la donna è crollata: presa dal panico, ha urlato, chiedendo che qualcuno la aiutasse.

Nel giro di poco, sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato locale mentre la bimba veniva trasportata d'urgenza in un altro ospedale dove i medici riscontravano un trauma cerebrale che imponeva il trasferimento al Bambino Gesù di Roma. Dopo aver parlato con la donna, i poliziotti hanno rintracciato e fermato Zeoli, già in passato denunciato per stalking e lesioni. Ora l'uomo è in carcere con l'accusa di tentato omicidio e maltrattamenti, mentre le indagini proseguono per capire se l'episodio sia stato preceduto da altre violenze.