TENSIONE FUORI E DENTRO LO STADIO

Italia-Israele, scontri tra manifestanti pro-Pal e forze dell'ordine a Udine: sventati due tentativi di invasione

Fitto lancio di sassi, petardi e fumogeni contro gli agenti, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni. Feriti un carabiniere, un cameraman e una giornalista colpita da una pietra. Almeno 15 i  manifestanti fermati

15 Ott 2025 - 00:28

Tensione dentro e fuori lo stadio Friuli, a Udine, prima della partita fra Italia e Israele. Il corteo pro-Pal, con circa 10mila manifestanti, si è svolto pacificamente fino a che, all'arrivo in piazza Primo Maggio, un centinaio di presenti ha tentato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine, con l'obiettivo di raggiungere l'impianto sportivo. Gli scontri sono proseguiti per più di un'ora: poliziotti e carabinieri, in assetto antisommossa, hanno risposto con idranti e lacrimogeni ai manifestanti che si erano lanciati contro di loro con transenne, segnali stradali, pezzi d'albero, pietre e sassi, oltre che con petardi e fumogeni. Alcuni cassonetti sono stati incendiati. Almeno 15 i manifestanti fermati. Fischi anche all'inno israeliano prima dell'inizio del match, in parte coperti dagli applausi di altri tifosi. Sventati due tentativi di invasione.

Feriti un carabiniere, una giornalista e un cameraman

 Durante gli scontri, a cui erano presenti anche attivisti giunti dai vicini Balcani, sono rimasti feriti un carabiniere, una giornalista colpita da una pietra e un cameraman. Come scrive Ansa citando fonti sanitarie, il cameraman è rimasto seriamente ferito nel corso della sassaiola, riportando "un trauma cranico importante": prima è stato preso in carico dal personale di un'ambulanza e poi è stato "trasferito d'urgenza in ospedale".

Sventati due tentativi di invasione

 Gli steward dello stadio e le forze dell'ordine hanno scongiurato due diversi tentativi di invasione di campo da parte di un uomo e una donna, che stavano cercando di entrare nel terreno di gioco dalla zona della curva nord. Da quanto si è appreso, i due giovani hanno provato a sorprendere il servizio d'ordine ma senza esito: il pubblico della curva li ha poi apostrofati mentre venivano portati fuori dall'impianto sportivo. I due non indossavano abiti che lasciassero tradire simpatie Pro-Pal ma sembra che una dei due avesse una bandiera palestinese. Le stesse bandiere della Palestina erano bandite dallo stadio e ad alcuni supporter sono state sequestrate all'ingresso. 

Il questore: "Cariche di alleggerimento"

 "Un centinaio di manifestanti ha attaccato con violenza i mezzi delle forze dell'ordine costringendoci a replicare con l'utilizzo degli idranti e dei lacrimogeni. La situazione al momento è nuovamente sotto controllo", ha riferito all'Ansa il questore di Udine Pasquale Antonio de Lorenzo. "Abbiamo dovuto effettuare alcune cariche di alleggerimento che ci hanno permesso di riguadagnare il controllo della piazza", ha aggiunto.

Italia-Israele, scontri tra manifestanti e polizia

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© Ansa
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Fischi all'inno israeliano

 Mentre a quattro chilometri di distanza andavano in scena gli scontri tra manifestanti pro-Pal e forze dell'ordine, allo stadio Friuli si sono levati fischi all'inno israeliano prima dell'inizio della partita Italia-Israele, partita valida per le qualificazioni al Mondiale. Circa 10mila gli spettatori sugli spalti, alcuni dei quali hanno voluto rispondere ai fischi con gli applausi.

Sindaco di Udine: "Quanto accaduto è di una gravità inaccettabile"

 "Quello che è accaduto è di una gravità inaccettabile. La nostra città ripudia con forza la violenza che ha attraversato le strade al termine della manifestazione". Lo ha dichiarato il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni.  "Il corteo è stato pacifico e civile - ha proseguito il primo cittadino -, ma al termine dello stesso dei delinquenti, che non c'entrano nulla con l'organizzazione e con i valori che l'animavano, hanno rovinato una giornata che poteva e doveva essere completamente diversa. Condanniamo con forza la violenza e i danneggiamenti che hanno attraversato la città".

"Esprimo la mia vicinanza e il mio ringraziamento alle forze  dell'ordine che hanno gestito con freddezza e organizzazione la deriva violenta al termine del corteo - ha aggiunto De Toni -, ai giornalisti, a chi è rimasto coinvolto dagli scontri e a tutti i cittadini spaventati da queste scene vergognose: Udine intera vi è accanto. È intollerabile - ha concluso - che una manifestazione per la pace animata da cittadini e manifestanti pacifici, che ringrazio, sia stata trasformata in un teatro di scontri, tradendo e offendendo i veri messaggi della mobilitazione, che era contro ogni forma di guerra e violenza".

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