Corteo anche a Torino nonostante la Questura non lo avesse autorizzato
Tensioni alla manifestazione non autorizzata degli antagonisti nell'anniversario del 7 ottobre a piazza Maggiore e piazza del Nettuno a Bologna, presidiata dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa con il dispiegamento di blindati. Quando i manifestanti pro-Pal hanno cercato di muoversi in corteo, superando i cordoni, la polizia ha risposto usando gli idranti per respingerli. Il corteo si è comunque mosso verso via Rizzoli e successivamente verso strada Maggiore.
Ma gli scontri sono proseguiti anche dopo la manifestazione, con nuove cariche e lanci di sassi e bottiglie. Al termine del raduno qualche centinaio di giovani che erano giunti in Piazza Verdi, cuore della cittadella universitaria, si sono riuniti in fondo a via Zamboni per poi sfilare su via Irnerio gridando "free Palestine". Lungo la vicina Via Righi, all'incrocio con la centralissima Via Indipendenza, si sono registrati il lancio di bottiglie e sassi presi da alcuni cantieri della zona e cariche da parte della polizia che ha disperso i manifestanti poi sparpagliati tra Via Venturin, Via Oberdan e Via Righi con un gruppetto scappato in via Piella inseguito dagli agenti. Un ragazzo incappucciato è stato portato via dalla Digos e uno dal reparto mobile in via Righi.
Con in testa uno striscione con la scritta 'Il genocidio non è finito, siamo resistenza, continuiamo a bloccare tutto' è partito da piazza Castello a Torino il corteo dei pro-Pal organizzato dal Coordinamento Torino per Gaza, che ha scelto di ignorare le richieste della Questura. A differenza delle altre volte, non è presente il furgone con l'impianto audio che solitamente apre i cortei. In questa occasione l'impianto è trasportato con un carretto trainato da una bicicletta.
"Non ci facciamo intimidire dai questori e dai ministri - affermano i manifestanti dal microfono - cedere ai divieti sarebbe stato impensabile. Siamo in piazza - sottolineano - per rivendicare senza se e senza ma la resistenza palestinese. Ogni violenza di Israele da 70 anni è rimasta impunita. Hanno provato in ogni modo a chiudere lo spazio che poche settimane fa avevamo aperto con lo sciopero. Siamo qui in tantissimi e questo significa tanto, ci chiediamo cosa ci sia di inopportuno a scendere in piazza e a dire che i popoli oppressi hanno il diritto di resistere".
Il corteo si è poi diretto in direzione di Torino Nord, tra via XX Settembre e corso Regina Margherita. La Questura ha reso noto di non aver autorizzato "nessuna manifestazione né statica né dinamica. I responsabili delle violazioni saranno denunciati all'autorità giudiziaria".