sequestrati bastoni e maschere antigas

Roma, guerriglia urbana al corteo pro-Pal: idranti in azione, lancio di bottiglie e petardi | Auto della polizia data alle fiamme | I manifestanti: "Siamo un milione"

Lancio di oggetti verso gli agenti, cassonetti rovesciati. Utilizzati idranti e lacrimogeni. Sono 262 le persone fermate e due arresti

05 Ott 2025 - 00:12

A Roma grande partecipazione al corteo pro-Pal. Centinaia di migliaia di persone pacificamente hanno sfilato per alcune ore nella Capitale gridando "Stop al genocidio" lungo il percorso prestabilito, da Porta San Paolo a San Giovanni. Alla sera, però, un gruppo di alcune centinaia di incappucciati si è staccato dalla manifestazione per avvicinarsi ai palazzi istituzionali dando vita a una vera e propria guerriglia urbana. Si sono verificati allora diversi scontri con barricate, cassonetti in fiamme e anche un'auto della polizia incendiata, lancio di bottiglie e petardi contro le forze dell'ordine. Gli agenti hanno utilizzato anche i lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Blindato il Ghetto ebraico. A piazza Vittorio Emanuele cestini e tavolini dei bar sono stati scaraventati in mezzo alla strada e cassonetti rovesciati. Sono 262 le persone fermate e due arresti per gli scontri; 41 i feriti tra le forze dell'ordine.

Scontri durante il corteo pro-Pal a Roma, idranti in azione

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Sono 262 le persone fermate

  Per le 262 persone identificate per gli scontri, spiega la Questura, sarà valutata la denuncia per i reati di danneggiamento, adunata sediziosa e resistenza a Pubblico ufficiale. Date alle fiamme due auto e diversi cassonetti, lanciando oggetti e petardi verso le forze dell'ordine. Per questi fatti 12 persone, tutte appartenenti alla frangia antagonista, sono state fermate, fotosegnalate e avviate al deferimento alla Autorità giudiziaria per gli stessi reati. La Digos è già in possesso di molte immagini per il successivo sviluppo delle indagini. Per la Questura le persone fermate appartengono ai collettivi antagonisti. A esprimere un "sentito ringraziamento alle forze dell'ordine per il lavoro straordinario svolto in questi giorni complessi, nonostante abbiano dovuto fronteggiare aggressioni, lanci di oggetti e tentativi organizzati di scontro" è stata il premier Giorgia Meloni: "La mia vicinanza va a tutti gli agenti rimasti feriti - ha detto - la loro professionalità e il loro coraggio rappresentano un presidio indispensabile per la sicurezza della nostra Nazione".

In azione i teppisti

 Un primo gruppo è stato bloccato a Santa Maria Maggiore, dove è entrato in azione un mezzo idrante e ci sono state manganellate per circoscriverli in un angolo della piazza. Una donna, ferita, è stata portata via in ambulanza. L'altro spezzone è stato intercettato nella vicina via Lanza. Poi il fronte si è ricompattato sul lato di via Merulana dando vita a scene di vera e propria guerriglia urbana. Dopo un fitto lancio di fumogeni e bottiglie, è stata danneggiata e data alle fiamme una macchina. Sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme ormai alte tra i palazzi vicini. I disordini sono proseguiti fino a piazza Vittorio, tra le macchine in transito. C'è stato anche un lancio di bottiglie contro le finestre della sede di Casapound da cui sono stati scagliati  oggetti verso i manifestanti in strada.

Azionati gli idranti

 La polizia ha azionato nuovamente e a più riprese gli idranti per disperdere i violenti. Durante i disordini è stato arrestato il flagranza un manifestante che avrebbe aggredito un agente. Nel bilancio anche la vetrina infranta di un supermercato in via Labicana.

"Siamo un milione"

 Come sempre in queste occasioni, è nata la guerra sul numero dei partecipanti: 250mila secondo la Questura, un milione per gli organizzatori. "Roma è bloccata. Siamo un milione di persone per la Palestina. Abbiamo bloccato tutto. L'Italia sa da che parte stare" avevano detto i promotori a metà pomeriggio, prima dei disordini. "Stop complicità con Israele contro occupazione e genocidio, con la resistenza Palestinese" è stato scandito più volte.

Gaza, grande manifestazione pro-Pal a Roma

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Bandiere di Hamas e per la strage del 7 ottobre

 Tra le migliaia di bandiere che sventolavano in piazza anche qualcuna di Hamas e di Hezbollah. Diversi i cori contro Israele, il governo, il premier Meloni e Salvini. "Il 7 ottobre giornata della Resistenza palestinese", recitava uno striscione in riferimento al massacro compiuto da Hamas in Israele, quando furono uccisi quasi 900 civili e quasi 250 furono presi in ostaggio.

Corteo pro-Pal a Roma, si inneggia alla strage del 7 ottobre

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I controlli in autostrada: sequestrati bastoni e maschere antigas

  L'attenzione per la manifestazione era altissima da giorni, in particolare per isolare eventuali infiltrati violenti. È stato predisposto un piano di sicurezza imponente con 2mila agenti delle forze dell'ordine impiegati. Il piano sicurezza è scattato sabato mattina  e sono stati controllati ai caselli autostradali oltre cento pullman in arrivo nella Capitale. Su due di questi e su un'auto sono stati sequestrate aste metalliche, bastoni e maschere antigas. Identificati a Colle Oppio anche cinque minorenni trovati in possesso di caschi, fumogeni, bottiglie in vetro e bombolette spray. 

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