A "Pomeriggio Cinque News" Giada Bocellari commenta gli ultimi rilievi
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"Non ho tesi precostituita, l'unico dubbio che potesse esserci su questa impronta 10 è che potesse essere imbrattata di sangue". L'esame dell'impronta numero 10 sta tenendo ancora accesa l'attenzione sul caso di Garlasco.Il riferimento è all'impronta trovata sulla parte interna della porta d'ingresso della villetta, e ritenuta una possibile impronta dell'assassino in fuga.
A "Pomeriggio Cinque News" a fare luce sulla questione è la legale di Alberto Stasi, Giada Bocellari: "Quando si parla di punti a favore o di punti non a favore vuol dire che si arriva in incidente probatorio con una tesi precostituita, in un senso o nell'altro - ha spiegato l'avvocato al programma di Canale 5 -. Credo piuttosto che occorra un approccio laico: l'incidente probatorio serve per acquisire dei dati, qualunque dato sia: sull'impronta 10 piuttosto che sulle altre impronte, è un dato che, unitamente ad altri dati e alle indagini tradizionali, potrà essere utile a una ricostruzione oggettiva del caso".
Bocellari ha poi proseguito in merito a questo elemento, mai preso in esame nei precedenti rilievi ma che potrebbe riaprire nuovi scenari sul delitto di Chiara Poggi, trovata senza vita sul primo gradino della scala della villetta. "Da questo incidente probatorio potrebbero uscire tre cose - ha aggiunto Bocellari -, tutti dati neutri, tutti dati che possono portare in una determinata direzione o in un'altra direzione ancora. Siccome siamo tutti qui per la verità, dobbiamo stare tutti tranquillissime. . Ieri abbiamo fatto un primo test con un secondo tempone che è risultato negativo, quindi prendiamo atto che a oggi non c'è sangue. Tra l'altro quell'impronta non è di Andrea Sempio, né di Alberto Stasi. Quindi tutti questi dati che usciranno dall'incidente probatorio come l'analisi delle unghie o l'impronta 33 verranno valutati in un quadro complessivo".