Da "Dentro la notizia"

Garlasco, il mistero dell’intercettazione di Sempio con i genitori: "Ma vi ha dato altri soldi?"

I dubbi sulle parole delle registrazioni inedite trasmesse da "Mattino Cinque" ma mai trascritte

03 Ott 2025 - 11:49
 © Da video

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"Ma vi ha dato degli altri soldi?". Si apre con queste parole la conversazione intercettata a febbraio 2017 tra Andrea Sempio - nuovamente indagato per le vicende del delitto Garlasco - e i suoi genitori, poco prima dell'interrogatorio cui si sarebbe dovuto sottoporre nell'ambito del procedimento che lo ha visto coinvolto nel 2017, e che è stato poi archiviato. Le registrazioni inedite sono state trasmesse a "Mattino Cinque" e commentate anche dal legale di Sempio, Massimo Lovati, e da quello di Alberto Stasi, Antonio De Rensis. Il mistero dell'intercettazione risiede nel fatto che quella frase non sarebbe finita poi nel brogliaccio, ossia il documento legale che sintetizza il contenuto di una registrazione, né sarebbe presente nella relativa trascrizione.

I dubbi dell'avvocato di Stasi

  L'intercettazione risale alle 20 del 9 febbraio 2017, quando Andrea Sempio e il padre si sono recati nello studio degli avvocati per impostare gli interrogatori. I due hanno parlato, poi, con la madre, rimasta in macchina. Il contenuto di questa conversazione è adesso al centro delle indagini della Procura. "Sono sfuggite queste frasi. Ovviamente, cosa può essere se non una coincidenza? Però la coincidenza c'è", commenta De Rensis. Il dubbio, secondo il legale, è legittimo. Non solo perché è presente un riferimento al denaro che si sarebbe dovuto approfondire, ma anche perché "è la prima frase con cui inizia l'intercettazione, non è 'com'è andata, cosa avete detto'".

L'opinione del legale di Sempio

  Per Massimo Lovati, membro del collegio difensivo di Andrea Sempio, si tratterebbe invece di parole innocue. Anche perché, dice, "le intercettazioni sono state disposte dal dottor Venditti". Il legale si riferisce all'ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, finito al centro delle indagini sul caso Garlasco e indagato per corruzione. Il magistrato, infatti, è una figura centrale per l'inchiesta sulla morte di Chiara Poggi, poiché fu lui a chiedere e ottenere nel 2017 e nel 2020 l'archiviazione della posizione di Andrea Sempio, vicino di casa della vittima indicato da alcuni come possibile autore alternativo del delitto. Per Lovati, l'assenza di riferimenti ai soldi nel brogliaccio delle intercettazioni non sarebbe intenzionale. Le intercettazioni, afferma l'avvocato della difesa di Sempio, "non solo le ha disposte lui", cioè Mario Venditti, "ma le ha conservate per 8 anni". Per De Rensis, però, si tratta di una debole argomentazione: "Predisporre qualcosa è un dato, poi fare bene ciò che si predispone è un altro dato". 

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