A "Morning News" le parole di Massimo Lovati
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È stata fissata per il 23 luglio la prossima udienza, nell'ambito del maxi incidente probatorio sul delitto di Garlasco, con lo scopo di conferire a dei periti l'incarico per effettuare la ricerca di impronte sui resti della spazzatura nella casa di Chiara Poggi. In attesa dell'udienza, a "Morning News" Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, commenta la vicenda.
"L'indagine dovrà essere effettuata su quattro reperti per vedere se ci sono delle impronte latenti. I reperti sono: l'Estathé, l'etichetta dell'Estathé in carta arancione, il sacchetto della spazzatura, il sacchetto dei biscotti e il sacchetto dei cereali", spiega Massimo Lovati ai microfoni del programma di Canale 5. E aggiunge: "L'incidente probatorio, quindi, è stato esteso e ampliato all'indagine dattiloscopica su questi reperti. Non c'è niente di nuovo e abbiamo escluso che su questi reperti ci sia del Dna utile all'indagine. Noi, per altro, avevamo già fatto opposizione all'apertura del sacchetto in quanto non sequestrato e rinnoveremo le nostre osservazioni in sede udienza che sarà non in procura, ma in tribunale davanti al Gip".
Dopo questa analisi, Massimo Lovati chiarisce un punto su una sua passata affermazione. Il legale di Andrea Sempio, infatti, aveva dichiarato che nella mattinata del 13 agosto 2007 (giorno della morte di Chiara Poggi), intorno alle 11.30, alla fiera di Vigevano si parlava già del delitto della ragazza. Ma la chiamata di Alberto Stasi è arrivata solo alle 13.50. "La discrepanza è dovuta a un mio ricordo che mi sembrava netto quando ne ho parlato. L'ho poi rivisto, a seguito delle critiche che ho ricevuto. E, in effetti, quelli che mi hanno criticato aspramente potrebbero anche avere ragione. Nel senso che magari non era la mattina, ma era il pomeriggio. Io mi ricordo il sole di mezzogiorno, per cui confermo la mia memoria, ma non escludo di essermi sbaglio. Sicuramente non è incompatibile che già circolasse questa voce perché la vittima è stata uccisa intorno alle 9.30. Il fatto che poi la notizia ufficiale arriva dopo la scoperta del cadavere non vuol dire nulla: c'è la notizia che striscia e la notizia che anticipa quella ufficiale", conclude l'avvocato di Andrea Sempio.