Firenze: vietati nuovi Airbnb nell'area Unesco del centro storico
Il tentativo del Consiglio comunale della città di mettere un paletto al fenomeno degli affitti turistici brevi
Firenze vieta la nascita di nuovi Airbnb nell'area Unesco del centro storico, corrispondente all'antica cerchia delle mura trecentesche.
Lo prevede una delibera illustrata dal sindaco Dario Nardella e approvata dal Consiglio Comunale della città. Previsto anche l'azzeramento dell'Imu sulla seconda casa per tre anni, in favore di coloro che rincunceranno alle locazioni brevi. L'ordinanza rappresenta un tentativo del capoluogo toscano di fermare l'espansione degli degli affitti turistici che ha visto "colonizzare" gran parte del centro storico e non solo.
Un voto decisivo per Firenze
La decisione arriva dopo un lungo dibattito che ha segnato una spaccatura all'interno della maggioranza. L'atto è passato con i voti favorevoli di Pd e Lista Nardella, ma con uno contrario di Italia Viva e di tutto centrodestra, ad esclusione di Forza Italia non presente in aula.
Il primo cittadino ha sottolineato che "questa iniziativa non è una panacea, ma un passo concreto", definendo come "deludenti e indadeguate" le misure previste nelle bozze del decreto in materia annunciato dal ministro del Turismo Daniela Santanchè. Il parere del capogruppo di FI Marco Stella è che il sindaco sia ormai "isolato su una norma irragionevole" vista la divisione all'interno della maggioranza e lo stop a un giro di affari che frutta fino a 2 miliardi con l'indotto.
Airbnb sempre più in aumento
Secondo i dati raccolti dal Comune, nel 2016 gli appartamenti inseriti su Airbnb erano meno di 6.000, mentre oggi sarebbero 14.378. "Il costo medio dei canoni mensili per le locazioni residenziali è aumentato del 42%, con un +15% solo nell'ultimo anno: questo significa pagare 500 euro per una stanza singola", ha detto il sindaco. La delibera andrebbe in difesa dei fiorentini che hanno casa in centro e ora si ritrovano a vivere "condomini-alberghi".
La capogruppo di Iv Mimma Dardano, invece, ritiene che con l'adozione di questa delibera "si possa creare una bolla immobiliare gravissima". Intanto il coordinatore toscano di FI ha annunciato di volere ricorrere al Tar contro l'atto appena varato, in quanto si tratterebbe di "una delibera sbagliata" che va a toccare il "diritto di prprietà privata".
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