Malcom Simon nel 1958 ebbe una relazione a Londra con una ragazza italiana. Adesso la vedova 85enne vuole rintracciarlo per realizzare l'ultimo desiderio del marito. Si cerca fra Trieste e Padova ma i tempi stringono
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Una corsa contro il tempo per ritrovare un uomo che forse ignora di essere l'erede di un ingente patrimonio. È la storia di un figlio mai conosciuto e nemmeno riconosciuto nato in Italia alla fine degli anni Cinquanta, che ora - all’età di 67 anni - potrebbe ricevere un notevole lascito dal padre biologico, Malcom Simon, musicista e dj originario della Guyana e naturalizzato svedese, morto di Covid nel 2020 a 81 anni.
Malcom, che aveva vissuto a lungo in Svezia con la moglie Mona, non aveva mai dimenticato quel bambino concepito a Londra durante una breve relazione con una ragazza di Trieste. La donna, tornata in Italia, non lo aveva mai contattato né gli aveva comunicato la nascita del figlio. Nonostante ciò, l'artista aveva deciso di inserire a sorpresa quel bambino, mai conosciuto, nel proprio testamento.
A quasi cinque anni dalla sua scomparsa, la vedova Mona, 85 anni, si è fatta portavoce dell'ultimo desiderio del marito: ritrovare quel figlio perduto. "Trovarti mi renderebbe felice. Sono sicura che sei da qualche parte là fuori" ha detto commossa nel corso di una trasmissione tv, che si sta occupando del caso.
Le prime indagini partite già nel 2021 si erano concentrate su Trieste, dove il bambino sarebbe nato nel novembre 1958. Una vecchia fotografia mostra un neonato in braccio a una donna che potrebbe essere una zia o una nonna, e sul retro compare la scritta "Mark - Trieste, novembre 1958".
Negli ultimi mesi, tuttavia, è emersa una nuova pista: il bambino potrebbe essere cresciuto a Padova, forse in seguito di un'adozione o di un trasferimento familiare. Anche le ricerche negli archivi anagrafici non hanno finora dato esiti, tanto che si ipotizza che il nome con cui venne registrato possa essere diverso da quello indicato da Malcom. Tra le possibilità citate dalla vedova ci sono Mark, Michele o Marco.
Secondo la legge svedese, l'eredità deve essere reclamata entro cinque anni dalla morte di chi ha fatto testamento. Il termine ultimo scadrà alla fine di novembre con il rischio che l'intero patrimonio passi agli altri familiari. "Dobbiamo trovarlo prima che sia troppo tardi - ha ribadito la vedova - Malcom parlava spesso di quel figlio. Sarebbe un gesto d'amore verso di lui riuscire a consegnargli ciò che gli spetta".
Non si conosce il nome della madre, né esistono documenti ufficiali che possano ricondurre con certezza al bambino nato da quella relazione londinese. Gli indizi sono pochi, i ricordi sfocati e le foto sbiadite. Ma il tempo scorre, e se l'erede misterioso non si farà vivo entro poche settimane, rischia di perdere per sempre non l'eredità.