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Raduno Predappio, nostalgici del fascismo criticano Giorgia Meloni: "Ci ha deluso"

L'inviato di "Zona Bianca" tra i partecipanti al corteo per il centenario dalla marcia su Roma: "Lei è atlantista o di destra?"

 

Al raduno di Predappio (Forlì-Cesena), nostalgici del fascismo hanno sfilato per ricordare il centenario dalla marcia su Roma che il 30 ottobre 1922 diede avvio al ventennio del regime. L'inviato di "Zona Bianca" ha raccolto alcuni commenti sul nuovo governo, guidato dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. I partecipanti al corteo nella cittadina romagnola che ospita la tomba di Benito Mussolini sono però divisi tra chi rivendica l'appartenenza di Meloni alla storia della destra post fascista, chi l'apprezza per la netta condanna ai regimi totalitari di sinistra e chi la critica per la presa di distanza da "tutti i regimi, incluso quello fascista" in occasione del suo discorso alla Camera dei Deputati, settimana scorsa, per il voto di fiducia al nuovo esecutivo. 

 

 

Tra gagliardetti, camicie nere in parata e gadget di Mussolini in vendita tra le bancarelle, l'inviato di "Zona Bianca" ha mostrato il video con le parole del presidente del Consiglio in Aula: "Non ho mai provato simpatia e vicinanza per i regimi anti democratici, per nessun regime, fascismo compreso", ha detto Meloni. "E' giusto che parli così, poi si fa quel che si vuole", commenta una nostalgica. "Mi è piaciuta perché ha criticato tutti i totalitarismi, quelli prima di lei non l'avevano fatto", dice un altro manifestante. Altri nostalgici invece sono più critici: "Meloni non c'entra niente col fascismo perché è atlantista con l'America". "Bisogna capire quanto credesse in quel che ha detto visto che lei è di destra, forse l'ha detto solo per compiacere qualcuno", aggiunge un altro partecipante. 

LA MARCIA SU ROMA

Il 28 ottobre 1922 migliaia di fascisti si diressero verso Roma minacciando la presa del potere con la violenza. La manifestazione ebbe termine il 30 ottobre, quando il re Vittorio Emanuele III incaricò Benito Mussolini di formare un nuovo governo. La marcia su Roma fu propagandata negli anni successivi come il prologo della «rivoluzione fascista» e il suo anniversario divenne il punto di riferimento per il conto degli anni secondo l'era fascista.

 

 

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