Una tragedia estiva a Opera mette in luce il dramma delle persone sole: il corpo ritrovato in decomposizione, nessuno l’ha cercata per giorni
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Una donna è stata trovata morta nel suo appartamento a Opera, nella periferia sud di Milano, in avanzato stato di decomposizione. Il ritrovamento è avvenuto solo dopo che alcuni vicini di casa, allarmati dall'odore proveniente dall'abitazione, hanno avvertito le forze dell'ordine. All'arrivo dei soccorritori, la scena è apparsa chiara fin da subito: il cadavere giaceva sul divano, in una condizione che farebbe risalire la morte a diversi giorni prima. Nessun parente, nessun conoscente aveva dato l'allarme. Una tragedia silenziosa che riporta al centro dell'attenzione il dramma della solitudine, accentuato nei mesi estivi, quando molte città si svuotano e le relazioni sociali si assottigliano. L'episodio, ancora sotto verifica da parte delle autorità competenti, solleva interrogativi urgenti sulla condizione delle persone che vivono sole e sul ruolo delle reti di vicinato nei contesti urbani.
Il corpo della donna è stato scoperto in un appartamento di via San Benedetto, nel Comune di Opera. I vicini, dopo giorni di silenzio e un odore sempre più intenso proveniente dalla porta chiusa, hanno allertato i carabinieri. Una volta entrati nell'abitazione, le forze dell'ordine e i sanitari del 118 hanno constatato il decesso della donna, il cui corpo si trovava in stato di decomposizione avanzata, steso sul divano del soggiorno. L'appartamento non mostrava segni di effrazione o disordine evidente. Gli investigatori hanno escluso, almeno in questa fase, l'intervento di terzi. Secondo una prima ipotesi, si tratterebbe di una morte naturale avvenuta diversi giorni prima, forse due settimane, ma sarà l'autopsia disposta dalla Procura a fornire elementi più precisi.
I rilievi effettuati dai militari dell'Arma e dai medici legali intervenuti sul posto suggeriscono che il decesso possa risalire ad almeno dieci giorni prima del ritrovamento. Il caldo intenso di questi giorni ha accelerato la decomposizione, rendendo ancora più drammatica la scena. L'identità della donna è nota agli inquirenti, che stanno contattando eventuali parenti o conoscenti. Secondo quanto emerso finora, la vittima viveva sola e non aveva un contatto frequente con il vicinato. Nessuno, nel corso di quei giorni, avrebbe segnalato la sua assenza, né avrebbe cercato di contattarla. Una condizione purtroppo non rara nelle periferie urbane, dove l'isolamento sociale può passare inosservato fino a quando non accade l'irreparabile. Una vicenda simile si è verificata a Trento, dove una donna è stata trovata morta in casa dopo essere rimasta per giorni schiacciata sotto un armadio, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza.
Il caso di Opera riaccende un problema diffuso ma spesso trascurato: la solitudine, in particolare nei mesi estivi. Quando molti residenti lasciano la città per le vacanze, le reti sociali e familiari si indeboliscono. Chi rimane - soprattutto anziani, persone fragili o isolate - rischia di trovarsi senza punti di riferimento, senza un contatto quotidiano, senza qualcuno che possa accorgersi in tempo di un problema. Secondo i dati Istat, in Italia vivono da sole oltre 8 milioni di persone, molte delle quali in aree urbane. Il fenomeno è in crescita e riguarda tutte le fasce d'età, ma colpisce in particolare gli over 65. L'assenza di relazioni costanti, la ridotta interazione con il vicinato e la difficoltà di accesso ai servizi nei mesi estivi possono trasformarsi in fattori di rischio, come dimostra il caso avvenuto alle porte di Milano. A Torino, in un altro caso emblematico, un uomo è stato rinvenuto in stato di mummificazione mesi dopo la morte, rimasto ignorato da tutti.
Il Comune di Milano e la Città Metropolitana offrono diversi servizi dedicati al contrasto della solitudine, in particolare nei periodi estivi. Tra questi, il numero verde "Milano Aiuta Estate 2025", attivo ogni anno tra luglio e agosto, fornisce assistenza e supporto a persone anziane e fragili, offrendo anche consegna di farmaci, pasti a domicilio e ascolto telefonico. Esistono inoltre iniziative come il progetto "Volontari per Milano", in collaborazione con associazioni del terzo settore, che organizza visite a domicilio, telefonate settimanali e attività di prossimità nei quartieri più sensibili. Le reti civiche di zona, insieme ai servizi sociali, promuovono anche il controllo informale del vicinato e il coinvolgimento dei condomini in iniziative di solidarietà. Nonostante l'impegno delle istituzioni, la vicenda accaduta a Opera mostra quanto ci sia ancora da fare per garantire che nessuno venga dimenticato, neppure in piena estate.