Speciale Il delitto di Garlasco
Il parere del ministro

Garlasco, Nordio: "Nessuna conseguenza per i magistrati della vecchia inchiesta"

Il ministro della Giustizia, a proposito del delitto di Chiara Poggi, ha detto di trovare "irragionevole che dopo una o due sentenze di assoluzione sia intervenuta una condanna, senza rifare l'intero processo"

25 Mag 2025 - 23:20

Per il ministro della Giustizia Carlo Nordio non ci saranno conseguenze per i magistrati della vecchia inchiesta sul delitto di Garlasco. "No, assolutamente", risponde il ministro a precisa domanda, intervenendo su Retequattro a Zona Bianca. "La responsabilità si può avere solo se il magistrato non conosce la legge o dimostra di non conoscere le carte. Per questo, per tutti i processi esiste nei Paesi democratici un doppio o triplo grado di giurisdizione - aggiunge il Guardasigilli -. Si presume infatti che la sentenza possa essere sbagliata". 

"L'opinione del cittadino nella giustizia è negativo"

 "Credo che purtroppo in questo momento - spiega ancora Nordio - l'opinione del cittadino nei confronti della giustizia sia abbastanza negativa. Più che colpa dei magistrati è colpa delle leggi. I magistrati amministrano con leggi imperfette che consentono di procrastinare processi all'infinito, anche quando bisognerebbe avere il coraggio di chiuderli".

"Irragionevole condanna Stasi dopo assoluzione"

 Pur premettendo di "non potere, non dovere e non volere parlare di vicende in corso", il ministro della Giustizia ha detto di trovare "irragionevole che dopo una o due sentenze di assoluzione sia intervenuta una condanna, senza rifare l'intero processo". Il riferimento è inequivocabilmente ad Alberto Stasi condannato in Appello a 16 anni per omicidio volontario.

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