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Covid, Locatelli: "Considerare obbligo vaccinale per alcune categorie" | Verso il "super Green pass" da dicembre

L'ipotesi della terza dose già dopo 5 mesi. Il Parlamento Ue torna con il voto a distanza. In Baviera e Sassonia annullati i mercatini di Natale

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Ansa

Per combattere la pandemia "si possono considerare forme di obbligo vaccinale per alcune categorie professionali, in particolare chi assiste o è a contatto con il pubblico, ad esempio forze dell'ordine, dipendenti della P.a. e insegnanti, pur essendo queste categorie connotate da un'alta percentuale di vaccinazione". Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, spiegando che quella di estenderlo a tutti è "un'opzione estrema".

Le misure al vaglio del governo

L'ipotesi rientra nelle misure a cui il governo sta lavorando per contenere la quarta ondata del Covid ed evitare che la situazione degeneri in vista del Natale: la durata del Green pass ridotta a 9 mesi già da inizio dicembre, la terza dose per tutti prima possibile portando a cinque mesi l'intervallo tra la conclusione del ciclo vaccinale e il richiamo, la possibilità di valutare restrizioni per l'ingresso in Italia anche dai Paesi europei se l'Ue dovesse rivedere le regole per i viaggi e, appunto, l'obbligo del vaccino per alcune categorie.

 

 

L'appello degli industriali

"Non ci possiamo permettere di bloccarci, l'unica cosa che ci può mettere al sicuro è l'obbligo vaccinale, un percorso su cui dobbiamo avere il coraggio di fare una riflessione seria", dice il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che a nome degli imprenditori non vuol saperne di nuove chiusure. Una proposta che però, se trova l'appoggio di Forza Italia e di Italia Viva, divide la stessa maggioranza, con Matteo Salvini e la Lega che continuano ad essere contrari.

 

L'ipotesi del "super Green pass"

Al momento la linea tracciata da Palazzo Chigi è quella della massima attenzione all'evoluzione della curva epidemiologica. I provvedimenti che il Consiglio dei ministri esaminerà tra mercoledì e giovedì, dopo un parere del Cts, sarebbero la riduzione da 12 a 9 mesi della durata del certificato verde, anche se nella comunità scientifica c'è chi chiede che scenda a 6 mesi, e l'obbligo della terza dose per i sanitari. Prima però il premier Draghi vedrà le Regioni, con i governatori in pressing per ottenere il 'doppio binario' per il certificato verde: il "super Green pass" per chi si vaccina o è guarito, per entrare in ristoranti, cinema e stadi, mentre chi fa il tampone potrà solo accedere ai posti di lavoro e ai servizi essenziali. 

 

 

In Austria torna il lockdown

L'Europa, intanto, ripiomba nell'incubo del lockdown. Da lunedì l'Austria sarà il primo Paese a reintrodurre il confinamento per tutti, una settimana dopo averlo imposto ai non vaccinati. E dal primo febbraio, Vienna farà da apripista anche per l'obbligo generalizzato di immunizzazione contro il Covid-19, previsto finora solo in Indonesia, nelle isole della Micronesia e in Tagikistan e Turkmenistan, oltre che in Vaticano. "Solo così usciremo dal circolo vizioso", ha spiegato il governatore del Land Tirolo, Gunther Platter.

 

La situazione in Germania La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha deciso di approvare la proposta del presidente David Sassoli di reintrodurre la partecipazione e il voto a distanza per i deputati a partire dal 22 novembre. Continua a preoccupare anche la situazione in Germania: la Sassonia e la Baviera chiuderanno bar e discoteche e saranno disdetti i mercatini di Natale. 

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