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Dai lockdown ai Green pass, l'Europa richiude: ecco le regole nei singoli Paesi

Da Bruxelles a Berlino, da Vienna ad Atene: nuove misure selettive per arginare la crescita dei contagi. Limitazioni soprattutto per chi rifiuta il vaccino

Dal lockdown per i non vaccinati al Green pass rafforzato. L'Europa accelera sulle restrizioni per non farsi travolgere dalla quarta ondata di Covid. Misure rivolte soprattutto a chi insiste nel rifiutare il vaccino, mentre a Bruxelles si studia un aggiornamento delle regole sugli spostamenti interni all'Ue alla luce delle terze dosi. Ecco le norme Paese per Paese. 

Austria - E' il primo Stato in Europa a introdurre l'obbligo vaccinale per tutti, a partire dal primo febbraio 2022. Il Paese è stato anche il primo in Europa a imporre il lockdown per i no vax, che da lunedì sarà esteso a tutti per almeno 10 giorni. Ai turisti stranieri è richiesto il Green pass, mentre non sono validi i tamponi rapidi.

 

Germania - Diventato il grande malato d'Europa, con contagi a livelli record (sulla soglia dei 60mila), il Paese ha annunciato regole più rigide in base alla situazione nei vari Lander. L'ultima stretta è in Baviera, dove sono stati cancellati i mercatini di Natale e ci sarà un lockdown nelle aree più a rischio (quelle con un'incidenza di oltre mille casi per 100mila abitanti). Il Green pass si ottiene solo con la formula del 2G (si intende "geimpft" e "genesen", cioè potranno averlo solo gli immunizzati e i guariti). Per gli eventi di massa sportivi e culturali è previsto poi il 2G plus, cioè il tampone per tutti. Per i turisti in arrivo da Paesi a rischio viene imposta una quarantena di 10 giorni, ridotta a 5 con un tampone negativo. 

 

Covid, lʼandamento del contagio in Austria e dintorni

 

Francia - Con i casi raddoppiati rispetto a una settimana fa (oltre 20 mila), Parigi valuta nuove restrizioni. Intanto resta il certificato verde, che non viene però richiesto sui luoghi di lavoro, mentre per i turisti la tempistica dei tamponi obbligatori dipende dal livello di rischio dei Paesi d'origine. Macron comunque è stato chiaro: "Il lockdown per i no vax non è necessario". Per il presidente francese il certificato sanitario è sufficiente per incoraggiare a vaccinarsi e allo stesso tempo arginare la pandemia.

 

Gran Bretagna - Londra ha puntato tutto sull'immunizzazione di massa con il booster di vaccino, evitando di reintrodurre misure restrittive anche dopo i picchi di contagi delle scorse settimane. Continua a non essere obbligatorio l'uso della mascherina anche nei locali al chiuso. Intanto, Oltremanica avanza una nuova variante che sarebbe "più contagiosa ma meno sintomatica".

 

 

Spagna - E' uno dei Paesi meno colpiti dalla nuova ondata, nonostante l'assenza di obbligo di Green pass. Ciò si deve al tasso di vaccinazione record, con una copertura quasi totale tra gli over 70. Oltre al certificato verde europeo, i turisti devono presentare un modulo governativo di sorveglianza sanitaria.

 

Grecia - Da lunedì arriva una stretta sui no vax. Chi non è immunizzato non potrà andare a ristorante e avere l'accesso agli altri "luoghi chiusi", tra cui cinema, teatri, musei e palestre. Per scongiurare nuove "morti evitabili", Atene ha inoltre stabilito di ridurre la durata del Green pass a 7 mesi per gli over 60 come incentivo ad affrettare la terza dose. 

 

Slovacchia - L'esecutivo ha annunciato un lockdown per i no vax sul modello austriaco - applicato anche dalla vicina Repubblica Ceca - e impone una quarantena ai turisti non vaccinati come la Germania.

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