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Covid, le Regioni tutte d'accordo: "Il sistema dei colori va rivisto"

I presidenti auspicano che la sorveglianza sanitaria venga limitata ai sintomatici. Fedriga: "Normalizzare". Fontana: "Calcolo dei ricoveri da rivedere". Floridia sulla scuola: "Ridurre le quarantene"

"Procedere rapidamente verso una normalizzazione della situazione che consenta una ripresa più ordinata e il rilancio del nostro Paese".

Sono gli obiettivi espressi dai presidenti delle Regioni in merito alla gestione futura della pandemia. "Superare il sistema dei colori con l'esigenza che la sorveglianza sanitaria sia riservata ai sintomatici è il caposaldo di un documento che invieremo a Palazzo Chigi - chiarisce il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliando Fedriga - per il futuro confronto con il governo".

Fontana: sì alla revisione del sistema dei colori - La proposta delle Regioni al governo "sarà quella di superare il sistema dei colori - ribadisce il presidente della Lombardia Attilio Fontana dopo la riunione con i colleghi a Roma -, concentrare il tracciamento solo sui soggetti sintomatici, calcolare i ricoveri Covid escludendo i pazienti positivi in ospedale per altre patologie. Proposta che come Lombardia avevo già avanzato la scorsa settimana". 

 

Scuola, Floridia: ridurre le quarantene nelle classi - Anche sul fronte scuola si spinge per regole meno stringenti e la sottosegretaria all'Istruzione Barbara Floridia chiarisce: "Stiamo lavorando per rivedere le norme, e quindi la quarantena, perché effettivamente molti ragazzi si trovano a stare a lungo in quarantena pur essendo in salute. Dobbiamo assolutamente, almeno per i più piccoli, cominciare a ridurre i giorni della quarantena. Chiaramente non è una scelta che possiamo fare in autonomia come ministero dell'Istruzione". 

 

Covid, in coda per ore in attesa del tampone: la scena che si ripete ogni giorno a Milano

Come ogni giorno, da un paio di settimane a questa parte, i centri tampone dell'Asst Santi Paolo e Carlo di Milano - come quelli di tutto il capoluogo lombardo - sono presi d'assalto da migliaia di persone alla ricerca di un test molecolare. Lunghissime le code fin dal primo mattino, sia fuori dalle strutture appositamente allestite negli ospedali di San Carlo e
San Paolo sia nel drive trough di Trenno, provocate soprattutto dai tanti - solitamente quelli più insofferenti fanno sapere dalla Asst - che sperano di effettuare un tampone pur senza avere una regolare prenotazione.

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