Coronavirus, continuano le denunce: da chi si allena in palestra a chi "deve" fumarsi uno spinello
Sono numerosi i cittadini fermati nelle ultime ore: nel Comasco un volontario si è recato dalla fidanzata utilizzando unʼambulanza per eludere i controlli
Coronavirus, al parco della Caffarella a Roma controlli con i droni
Nonostante le numerose raccomandazioni di stare a casa per fermare il numero di contagi da coronavirus e l'inasprimento delle sanzioni, molti cittadini continuano a trasgredire le regole. Dai culturisti che si allenano in palestra a chi "deve" fumarsi uno spinello, passando per chi fa visita alla fidanzata usando un'ambulanza: sono molti i "furbetti" denunciati nelle ultime ore.
Con l'ambulanza in visita alla fidanzata Un volontario residente a Milano è stato denunciato, insieme alla compagna 33enne, perché si ha utilizzato un'ambulanza per andarla a trovare a Cucciago (Como). Le segnalazioni sono arrivate dai cittadini della zona che hanno avviato gli immediati accertamenti da parte dei carabinieri.
I culturisti che si allenano in palestra Indifferenti alle limitazioni degli spostamenti e al divieto di assembramenti alcuni culturisti si sono ritrovati in palestra a Fano per praticare attività fisica. Dopo una segnalazione la polizia ha fatto irruzione nella struttura trovandovi sei persone, tra cui due donne e il titolare della palestra, intenti a fare pesi e vari esercizi. All'arrivo degli agenti c'e' stato il fuggi fuggi ma sono stati tutti rintracciati, identificati e denunciati. Il titolare, oltre alla denuncia, rischia di vedersi sospendere anche la licenza.
"Dovevo fumare uno spinello" "Dovevo fumare uno spinello" e "Volevamo stare un po' insieme" sono alcune delle scuse fantasiose inventate dagli italiani trovati a violare le ordinanze governative sul contenimento del contagio da coronavirus. A Crevacuore, nel Biellese, tre giovani sono stati denunciati mentre fumavano uno spinello in auto e quindi segnalati alla Prefettura quali assuntori.
Cani finti al guinzaglio A Cassina Rizzardi (Como), il sindaco-infermier Piergiorgio Bonino ha denunciato alcuni episodi di "furbetti" che, pur di uscire di casa, si inventano qualsiasi cosa: "Vedo cose mai viste: nell’era precovid19, i cani a passeggio trascinavano i loro padroni con l’esuberanza di animali rinchiusi, con il desiderio di correre, saltare e giocare. Ora molti camminano dietro i loro padroni obbligati a turno dai vari componenti della famiglia a passeggiate estenuanti. Si sono visti a passeggio, al guinzaglio, gatti e cani finti. Sono molto preoccupato, da cittadino, da sanitario e da sindaco".
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