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Contro il Green pass, manifestazioni in diverse piazze italiane: da Milano a Roma

Nella Capitale in 1.500 in piazza del Popolo. In piazza anche alcuni parlamentari: i leghisti Bagnai, Siri, Borghi e Pillon. Patuanelli (M5s): "Lega in piazza no-vax segnale devastante"

Contro il Green pass, manifestazioni in diverse piazze italiane: da Milano a Roma

Fiaccolate e manifestazioni in tutta Italia per protestare contro la decisione del governo che dal 6 agosto ha reso obbligatorio il Green pass per una serie di attività.

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Continuano le manifestazioni per protestare contro il Green pass, che dal 6 agosto sarà obbligatorio per una serie di attività. A Roma circa 1.500 le persone hanno partecipato in piazza del Popolo. Stessa iniziativa replicata, anche con fiaccolate, in contemporanea in altre undici piazze italiane, comprese Milano, Torino, Bologna e Pesaro.

Diversi i cartelli del tipo "Green pass misura dittatoriale" oppure "Noi siamo gli yes freedom". Le manifestazioni sono state organizzate dal "Comitato libera scelta", una onlus composta da "liberi cittadini" che, come afferma sul proprio profilo Facebook, si definisce "apartitica, apolitica, aperta a chiunque intenda sostenere la piena liberta' di scelta in materia sanitaria".

 

 

All'evento di Roma però in piazza del Popolo, con almeno un migliaio di persone dietro allo striscione  "Uniti per la libertà di scelta, contro ogni discriminazione", c'erano anche alcuni parlamentari. Si tratta, tra gli altri, dei leghisti Bagnai, Siri, Borghi e Pillon; l'ex M5s Paragone e Vittorio Sgarbi.

 

Gli organizzatori hanno incassato l'appoggio di Paolo Becchi, l'ex ideologo del Movimento che si è allontanato da Grillo nel 2015, che ha postato un video sulla pagina Fb del Comitato. "Siamo una minoranza molto combattiva - afferma nel messaggio - che resiste. Vogliono fare apparire la situazione come una contrapposizione tra 'no vax' oscurantisti e reazionario e i 'pro vax' che invece sarebbero i progressisti. I no vax vengono umiliati, derisi, trattati in modo indecente. Si vogliono discriminare persone attraverso l'uso del green pass: avremo cittadini di serie A e altri di serie B. Si comincia dalla tazzina di caffè e non si sa dove si va a finire. La china scivolosa che si sta prendendo dove si ferma? Poi sarà la volta delle scuole e delle università". A sostenere l'evento anche Red Ronnie, che però non ha partecipato materialmente alle fiaccolate.

 

"Giù le mani dai bambini"

 Nel corso della manifestazione sono state scandite a più riprese dai presenti le parole "libertà" e "giù le mani dai bambini". Nel suo intervento Vittorio Sgarbi ha spiegato: "Io non lo faccio perché ho paura del vaccino. Non abbiamo nessuno certezza che il vaccino sia stato testato. Io non voglio il vaccino, saranno fatti miei".

 

Siri: "Da Draghi parole false sui vaccini"

Sono "false le parole di Draghi sui vaccini".  E' quanto affermato  il leghista Armando Siri. Dai manifestanti si sono anche levati cori contro il presidente del Consiglio e il ministro Speranza. 

 

Patuanelli (M5s): "Lega in piazza no-vax segnale devastante" "E' un segnale devastante ed è totalmente sbagliata la partecipazione della Lega nella piazza no-vax. Non ci si rende conto di quanto stiamo ancora oggi rischiando la recrudescenza della pandemia e dello sforzo del governo nell'introdurre misure che possano consentire di lasciare aperte le attività produttive". Lo ha dichiarato il capodelegazione M5s, Stefano Patuanelli. 

 

A Milano sono state tre le manifestazioni. Oltre la fiaccolata in piazza della Scala, nel pomeriggio circa una cinquantina di persone si sono ritrovate in piazza Fontana. Per il comitato "Liberi di scegliere", il nuovo idolo è Giuseppe De Donno, l'ex primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova che per primo l'anno scorso aveva iniziato la cura del Covid con le trasfusioni di plasma iperimmune, suicidatosi martedì. Diversi, infatti, i tributi e le dediche riservate al medico, definito "un eroe che ha nobilitato la medicina nel periodo più buio". Non sono mancanti i cori contro i giornalisti.

 

A Torino una manciata di manifestanti si sono date appuntamento in piazza Castello, per un presidio. "Figliuolo, Draghi, Speranza, Burioni, Bassetti giù le mani dai nostri figli", recita uno striscione. Per chi è sceso in piazza dai manifestanti il Covid non è altro che "un'influenza più aggressiva delle altre e il vaccino fa male e uccide". 

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