Speciale Conclave 2025, l'elezione del nuovo Papa
La scheda

Conclave 2025, chi sono i cardinali al voto: Víctor Manuel Fernández

Teologo argentino, braccio teologico di Papa Francesco e Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, è una delle figure più vicine al Pontefice

30 Apr 2025 - 15:23
Il Cardinale Víctor Manuel Fernández © Afp

Il Cardinale Víctor Manuel Fernández © Afp

Il cardinale Víctor Manuel Fernández, argentino, classe 1962, è uno dei volti più rappresentativi della linea teologica di Papa Francesco. Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede dal 2023, è stato per anni consigliere, collaboratore e “ghostwriter” di Jorge Mario Bergoglio, fin dai tempi in cui era arcivescovo di Buenos Aires. Teologo di grande esperienza, ha ottenuto la licenza in Teologia Biblica alla Gregoriana e il dottorato all’Università Cattolica Argentina, di cui è stato anche rettore. Ordinato vescovo nel 2013, ha guidato l’arcidiocesi di La Plata fino alla chiamata in Curia.

Il suo ruolo in Vaticano

 Con la nomina a Prefetto dell’ex Sant’Uffizio, Fernández è stato incaricato da Papa Francesco di promuovere “una teologia fedele ma dialogica e pastorale”, in linea con la visione conciliare della Chiesa come ospedale da campo. Uomo di sintesi più che di scomuniche, è autore di oltre 300 pubblicazioni teologiche, molte delle quali incentrate sul rapporto tra fede e vita concreta. Il suo incarico ha segnato una svolta nella storia del Dicastero: non più solo custode dell’ortodossia, ma anche promotore di un pensiero teologico rinnovato e incarnato.

Conclave 2025: ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno

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© Ansa  | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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© Ansa  | I Cardinali elettori del Conclave 2025

© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025

© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025

Il suo possibile peso nel Conclave 2025

 Considerato da molti il principale interprete del magistero di Francesco, il cardinale Fernández potrebbe avere un ruolo decisivo nel prossimo conclave. Non è tra i papabili nel senso tradizionale, ma il suo profilo di teologo-progressista, unito alla sua strettissima vicinanza con l’attuale Pontefice, lo pone al centro di qualunque strategia per la successione. In un’assemblea cardinalizia dove il peso dei porporati nominati da Francesco è ormai preponderante, la sua influenza sarà notevole, sia in termini teologici sia come possibile kingmaker.

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