Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Arcivescovo di Juba, il cardinale sudsudanese è voce di riconciliazione e speranza in uno dei Paesi più fragili del mondo
Il Cardinale Stephen Ameyu Martin Mulla © Ansa
Stephen Ameyu Martin Mulla, nato il 10 gennaio 1964 a Ido, nella regione dell’Equatoria orientale (oggi Sud Sudan), è Arcivescovo di Juba dal 2019 e cardinale dal 2023. Teologo, educatore e figura pastorale di riferimento, rappresenta una Chiesa africana impegnata nel dialogo, nella pace e nella ricostruzione sociale. Ordinato sacerdote nel 1991 per la diocesi di Torit, ha operato pastoralmente a Khartoum prima di proseguire gli studi alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, dove ha conseguito il dottorato con una tesi sul dialogo religioso e la riconciliazione in Sudan. Rientrato in patria, è stato docente e rettore del seminario di Juba, oltre a ricoprire incarichi nell’Università Cattolica del Sud Sudan.
Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Torit nel gennaio 2019 e, pochi mesi dopo, arcivescovo metropolita di Juba, guida della principale diocesi del Sud Sudan. Ha anche svolto il ruolo di amministratore apostolico delle diocesi di Torit e Wau in fasi delicate, dimostrando capacità di mediazione e servizio pastorale in territori segnati da conflitti e instabilità.
Creato cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023, gli è stato assegnato il titolo di Santa Gemma Galgani. La sua nomina ha rafforzato il legame tra il pontificato di Francesco e la periferia africana, ponendo l’accento sulla pace, il dialogo interreligioso e la dignità dei popoli dimenticati.
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Il cardinale Ameyu parteciperà al Conclave 2025 come rappresentante di una Chiesa martoriata ma viva, capace di testimoniare la fede tra le sfide del conflitto, della povertà e della fragilità istituzionale. La sua voce potrà influenzare la scelta di un Papa attento alla giustizia sociale, al dialogo e alla riconciliazione tra le nazioni e le religioni.
La sua presenza porta in Conclave l’Africa che soffre, crede e spera.