Speciale Conclave 2025, l'elezione del nuovo Papa
La scheda

Conclave 2025, chi sono i cardinali al voto: Mario Grech

Segretario generale del Sinodo, il cardinale maltese è un protagonista della “Chiesa sinodale” voluta da Papa Francesco

30 Apr 2025 - 15:51
Il Cardinale Mario Grech © Ansa

Il Cardinale Mario Grech © Ansa

Mario Grech, nato a Qala (Malta) nel 1957, è Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi e uno dei principali interpreti del percorso sinodale promosso da Papa Francesco. Ordinato sacerdote nel 1984, ha proseguito la formazione giuridica a Roma, ottenendo la licenza e il dottorato in diritto canonico. Per oltre un decennio è stato Vescovo di Gozo, la seconda diocesi maltese, dove si è distinto per l’attenzione alla formazione del clero e alla pastorale dei giovani. Nel 2019 è stato chiamato a Roma come Pro-Segretario Generale del Sinodo, ruolo confermato in modo stabile nel 2020.

Il volto del Sinodo voluto da Papa Francesco

  Il Cardinale Grech è diventato una figura centrale nella visione di una Chiesa più partecipativa, inclusiva e missionaria. Come Segretario Generale del Sinodo, ha coordinato il cammino sinodale mondiale avviato nel 2021, volto a dare voce a tutte le componenti del popolo di Dio – laici, religiosi, vescovi – in un processo di ascolto e discernimento. Dotato di uno stile sobrio, diretto e dialogante, ha contribuito a promuovere la sinodalità come forma costitutiva della Chiesa del terzo millennio, portando con sé un’autentica esperienza ecclesiale radicata nelle piccole comunità maltesi ma aperta alle sfide globali.

Conclave 2025: ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno

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© Ansa  | I Cardinali elettori del Conclave 2025
© Ansa  | I Cardinali elettori del Conclave 2025
© Ansa  | I Cardinali elettori del Conclave 2025

© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025

© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025

Il suo ruolo nel Conclave 2025

 Il Cardinale Grech sarà tra i protagonisti del conclave con una profonda conoscenza della Chiesa universale maturata nei processi sinodali. È considerato un cardinale “di visione”, capace di coniugare fedeltà dottrinale e apertura pastorale. Portavoce autorevole della riforma ecclesiale di Francesco, il suo nome potrebbe emergere tra i papabili, o comunque tra i kingmaker capaci di orientare il voto verso un pontefice che continui il percorso sinodale già avviato.

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