Speciale Conclave 2025, l'elezione del nuovo Papa
La scheda

Conclave 2025, chi sono i cardinali al voto: Kevin Farrell

Prefetto del Dicastero per i Laici, Camerlengo e uomo di fiducia di Papa Francesco, l’irlandese Farrell è tra i più influenti in Curia

30 Apr 2025 - 15:22
Il Cardinale Kevin Joseph Farrell © Ansa

Il Cardinale Kevin Joseph Farrell © Ansa

Irlandese di nascita, americano d’adozione e romano per vocazione, Kevin Joseph Farrell è una figura chiave nella Chiesa contemporanea. Nato a Dublino nel 1947, è stato ordinato sacerdote nel 1978 e ha operato inizialmente in Messico e negli Stati Uniti, dove ha svolto incarichi pastorali e amministrativi di grande rilievo nell’arcidiocesi di Washington e poi come vescovo di Dallas. Nel 2016 Papa Francesco lo ha chiamato a Roma per affidargli la guida del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, e nel 2019 lo ha nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa, affidandogli il delicato ruolo di gestione della sede vacante in caso di morte o rinuncia del Pontefice.

Il suo ruolo chiave in Vaticano

 Cardinale dal 2016, Farrell ricopre oggi numerosi incarichi strategici: oltre a essere Prefetto del Dicastero per i Laici, è Presidente della Commissione per le Materie Riservate e del Comitato per gli Investimenti, e dal 2024 anche Presidente della Corte di Cassazione dello Stato della Città del Vaticano. Stimato per la sua competenza economica, la visione pastorale e la fiducia personale di Papa Francesco, è una figura centrale nella gestione delle riforme finanziarie della Santa Sede e nella promozione del laicato nella Chiesa.

Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno

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© Ansa  | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025

© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025

Il suo possibile peso nel Conclave 2025

 Pur non essendo considerato tra i favoriti al soglio pontificio, il cardinale Farrell avrà un ruolo determinante dietro le quinte. Il suo prestigio internazionale e la conoscenza capillare delle dinamiche vaticane fanno di lui un “kingmaker”, uno di quei cardinali in grado di orientare il voto del conclave verso figure di equilibrio o riforma. Il suo profilo è quello di un curiale potente e ascoltato, con forti legami negli Stati Uniti e in America Latina.

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