Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Arcivescovo emerito di Agrigento, il cardinale siciliano è la voce della Chiesa dell’accoglienza e della solidarietà
Il Cardinale Francesco Montenegro © Ansa
Francesco Montenegro, nato a Messina il 22 maggio 1946, è Arcivescovo Metropolita emerito di Agrigento e cardinale dal 2015. Pastore dal tratto umile e deciso, ha legato il suo ministero all’impegno verso i poveri, i migranti e le periferie, rappresentando per anni il volto della Chiesa italiana della carità. Ordinato sacerdote nel 1969, ha ricoperto numerosi incarichi a Messina, tra cui quello di segretario di due arcivescovi, parroco, direttore della Caritas diocesana e regionale, padre spirituale del seminario e pro-vicario generale. Nel 2000 è stato nominato vescovo ausiliare di Messina, scegliendo come motto Caritas sine modo, “Carità senza misura”. Dal 2003 al 2008, e di nuovo dal 2015, è stato presidente della Caritas Italiana, consolidando la sua esperienza nei contesti della povertà, dell’emarginazione e della promozione umana.
Il 23 febbraio 2008 Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo di Agrigento, una delle diocesi più coinvolte nei flussi migratori. La sua azione pastorale si è incentrata sulla comunione, sulla formazione e sulla missione, con una particolare attenzione ai migranti e ai più fragili. Nel 2013 è stato nominato presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes, e ha accolto Papa Francesco a Lampedusa in occasione del primo viaggio del suo pontificato, l’8 luglio dello stesso anno. Un evento simbolico che ha rafforzato la sua immagine di “cardinale dell’accoglienza”. Dal 2021 è Arcivescovo emerito di Agrigento. È stato creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015, con il titolo dei Santi Andrea e Gregorio al Monte Celio.
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Il cardinale Montenegro porterà al Conclave 2025 l’esperienza concreta di una Chiesa vicina agli ultimi, alle frontiere della dignità umana e della speranza. La sua voce si leva a favore di una Chiesa povera per i poveri, incarnando il magistero sociale e pastorale di Papa Francesco.
Punto di riferimento per le politiche migratorie ecclesiali, rappresenta il volto misericordioso della Chiesa italiana nel Mediterraneo.