Conclave 2025, ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Arcivescovo in Iran, il cardinale francescano belga è un ponte tra l’Europa e il Medio Oriente nel nome del dialogo e della fraternità
Il Cardinale Dominique Joseph Mathieu © Ansa
Dominique Joseph Mathieu, nato ad Arlon (Belgio) il 13 giugno 1963, è Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini dal 2021 e cardinale dal 2024. Religioso dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, incarna la spiritualità francescana vissuta nei contesti complessi del Medio Oriente e in missioni di frontiera. Dopo gli studi liceali, è entrato nell’Ordine, emettendo la professione solenne nel 1987 e ricevendo l’ordinazione sacerdotale nel 1989. Ha servito la Provincia belga come promotore vocazionale, vicario e Ministro provinciale, oltre a dirigere il Santuario di Sant’Antonio di Padova a Bruxelles. Dal 2013 ha svolto il proprio ministero in Libano, presso la Custodia d’Oriente e di Terra Santa, dove è stato formatore, maestro dei novizi e rettore. Ha avuto anche ruoli di governo a livello internazionale nell’Ordine, come Definitore Generale e Assistente per l’Europa Centrale.
Nominato da Papa Francesco arcivescovo di Teheran-Ispahan l’8 gennaio 2021, è diventato guida della piccola ma significativa comunità cattolica di rito latino in Iran, in un contesto a maggioranza musulmana. La sua presenza a Teheran è segno della volontà della Chiesa di mantenere viva una testimonianza evangelica fondata sul dialogo, la discrezione e la vicinanza alle persone.
Nel Concistoro del 7 dicembre 2024 è stato creato cardinale con il titolo di Santa Giovanna Antida Thouret, rafforzando il segnale di attenzione alle Chiese di confine e alle comunità cristiane del Medio Oriente.
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Il cardinale Mathieu parteciperà al Conclave 2025 come portavoce di una Chiesa che vive nelle minoranze e nelle periferie religiose. La sua esperienza francescana, il servizio in Libano e Iran e l’impegno per la formazione vocazionale lo rendono una figura simbolica del ponte tra culture e religioni.
La sua voce potrà contribuire a orientare il Conclave verso un profilo pastorale e missionario, sensibile alla convivenza pacifica e al dialogo interreligioso.