Conclave 2025: ecco i volti di tutti i cardinali che voteranno
© Ansa | I Cardinali elettori del Conclave 2025
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Primo cardinale della Repubblica Centrafricana, l’arcivescovo di Bangui è una figura di riferimento per il dialogo interreligioso e la pace in un Paese segnato dalla guerra civile
Il Cardinale Dieudonné Nzapalainga © Ansa
Dieudonné Nzapalainga, nato il 14 marzo 1967 a Mbomou, è Arcivescovo metropolita di Bangui e il primo cardinale nella storia della Repubblica Centrafricana. Ordinato sacerdote il 9 agosto 1998 nella Congregazione dello Spirito Santo, è stato creato cardinale da Papa Francesco nel Concistoro del 19 novembre 2016, a soli 49 anni, diventando il più giovane membro del Collegio Cardinalizio in quel momento. Dopo la formazione nei seminari del Camerun e del Gabon, ha completato gli studi in teologia presso il Centre Sèvres dei gesuiti a Parigi. Ha svolto il ministero in Francia come vicario e cappellano, per poi tornare nel suo Paese nel 2005 come parroco di Notre-Dame d’Afrique e Superiore Maggiore della sua Congregazione.
Nel 2009 è stato nominato Amministratore Apostolico di Bangui, e nel 2012 è diventato Arcivescovo metropolita della capitale per volere di Papa Benedetto XVI. Fin dall’inizio del suo ministero episcopale, ha dedicato ogni sforzo alla promozione della pace e della riconciliazione, in un contesto devastato da conflitti armati e tensioni interreligiose.
Presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Centrafricana, Nzapalainga ha saputo unire spiritualità e impegno civile, costituendo insieme a un leader musulmano e a uno evangelico una piattaforma interreligiosa per la pace, premiata con numerosi riconoscimenti internazionali. La sua testimonianza ha ricevuto un forte sostegno con la visita di Papa Francesco a Bangui nel novembre 2015, per l’apertura della Porta Santa dell’Anno della Misericordia.
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Il cardinale Nzapalainga porterà nel Conclave 2025 l’esperienza di una Chiesa di frontiera, impegnata a curare le ferite di una società lacerata. Voce autorevole del dialogo tra religioni e promotore della pace, rappresenta una dimensione ecclesiale giovane, profetica e radicata nella speranza. La sua presenza riflette l’attenzione della Chiesa per le periferie del mondo e per i popoli segnati dalla sofferenza.