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Cognati uccisi, il figlio dell'omicida: "Mio padre invaghito di mia moglie"

Sant'Antimo, il giovane al gip: "Mi confessò di aver avuto un rapporto con Maria". Il giorno prima del delitto c'era stata anche una riunione di famiglia dove si parlò della presunta relazione tra le vittime

Cognati uccisi, il figlio dell'omicida: "Mio padre invaghito di mia moglie" - foto 1
Ansa

Sempre più intricata la ricostruzione di quello che c'è dietro il duplice delitto di Sant'Antimo.

Di certo indagato per il duplice delitto è il suocero dei due, Raffaele Caiazzo. L'uomo avrebbe sospettato di una relazione extraconiugale tra le due vittime. Ma, di fronte al gip di Napoli, suo figlio Alfonso ha rivelato un nuovo dettaglio: "Mio padre si era invaghito di mia moglie" ha detto.

 

Il duplice omicidio

 Entrambi i figli dell'indagato, i gemelli Alfonso e Anna, non hanno potuto fare nulla per salvare i rispettivi consorti, Maria Brigida Pesacane, 24 anni e Luigi Cammisa, 29 anni.

Alfonso era uscito per andare a lavorare quando la madre lo ha chiamato dicendogli di Luigi. Dopo aver visto il corpo senza vita del cognato, Alfonso ha capito le intenzioni del padre e ha tentato in tutti i modi di salvare la moglie provando ad avvertirla. Ha telefonato a casa dicendole di chiudersi dentro e di non aprire a nessuno. La corsa contro il tempo è stata vana: la moglie era riversa in bagno ormai morta, anche lei crivellata di colpi.

Poco dopo Raffaele Caiazzo si sarebbe costituito.  Una drammatica sequenza di sangue. Luigi è morto in piazza, raggiunto da sette colpi, Maria Brigida da cinque. 

Il possibile movente

 Da tempo Raffaele sospettava di una relazione tra i due cognati e recentemente aveva fatto una scenata di gelosia in un ristorante quando un parente si era avvicinato a Maria Brigida. Alfonso ha riferito anche di sospettare che il padre si fosse invaghito della moglie visto che il padre gli avrebbe anche confessato di avere avuto un rapporto con la donna.

Il giorno prima del duplice omicidio, i fratelli e i rispettivi coniugi si erano riuniti per un chiarimento insieme a Raffaele e sua moglie. In quell'occasione, il 44enne aveva confermato i sospetti su genero e nuora, ritrattando di aver avuto momenti di intimità con la nuora. "Quelle di mio padre erano tutte fantasie, però ci stava rovinando la vita, così io e Anna abbiamo detto a mia madre che non volevamo più vedere papà", ha detto Alfonso. Una versione (quella della passione per la nuora) confermata anche dalla sorella Anna. Da qualche mese, secondo Anna, in famiglia c'era il sospetto che il padre avesse perso la testa per Maria Brigida.

Dal canto suo la moglie di Caiazzo, Amelia D'Isidoro, spiega come era nata la fissazione del marito sulla relazione tra i cognati. "A Carnevale festeggiammo in famiglia e Raffaele disse di aver visto Luigi fare avances a Maria Brigida".

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