La giovane pellegrina egiziana ha avuto un arresto cardiaco mentre tornava da una giornata con il suo gruppo religioso. Aveva una patologia pregressa ma aveva scelto di proseguire il pellegrinaggio
Pascal Rafik Mounir aveva solo 18 anni, ma portava con sé una fede profonda e un sogno grande: diventare medico. La ragazza egiziana era arrivata a Roma per partecipare al Giubileo dei giovani con il suo gruppo della Chiesa cattolica greco-melchita. Venerdì 1° agosto, al termine di una giornata intensa trascorsa tra il Circo Massimo e le attività di preghiera, ha accusato un malore a bordo del pullman che la riportava ad Artena, dove alloggiava. Nonostante l'intervento immediato dei soccorritori e il trasporto in ospedale, Pascal non ce l'ha fatta: è deceduta per un arresto cardiaco poco prima di raggiungere il pronto soccorso. Il Papa ha espresso il proprio cordoglio e ha incontrato i pellegrini del suo gruppo. Chi era questa giovane donna la cui morte ha commosso due continenti?
Pascal viveva al Cairo, in un quartiere della periferia orientale. Frequentava la Saint Joseph School–el Obour City, una scuola cattolica rinomata per l'educazione internazionale e la formazione spirituale. I compagni di scuola e gli insegnanti la descrivono come una ragazza solare, gentile, sempre pronta ad aiutare gli altri. Tra i suoi sogni, quello di diventare medico: un'ambizione coltivata con dedizione e con uno sguardo rivolto al bene della propria comunità. Era profondamente inserita nella vita ecclesiale, partecipava ai gruppi di preghiera ed era attiva nella cosiddetta "gioventù del Papa", una rete di giovani fedeli della Chiesa greco-melchita. In un messaggio pubblico pubblicato prima della partenza per Roma, aveva scritto: "Dio benedica la mia grande famiglia".
La giornata del 1° agosto si era svolta regolarmente. Pascal aveva partecipato agli eventi al Circo Massimo e si era unita agli altri pellegrini per le attività previste. Secondo quanto ricostruito, in mattinata aveva accusato un lieve malore, ma dopo essere stata incoraggiata a consultare un medico, aveva risposto di sentirsi meglio e aveva proseguito. Tuttavia, mentre il pullman rientrava verso Artena, ha perso conoscenza. Il conducente ha fermato il mezzo, sono stati immediatamente chiamati i soccorsi e sono iniziate le manovre di rianimazione. Nonostante gli sforzi, la giovane è deceduta durante il trasporto all'ospedale di Colleferro. Il referto medico ha parlato di arresto cardiocircolatorio. Fonti vicine alla diocesi hanno confermato che Pascal era affetta da una patologia cardiaca nota.
La notizia della morte ha subito raggiunto i vertici della Chiesa cattolica. Papa Leone XIV ha espresso il proprio dolore per quanto accaduto, inviando un messaggio personale di vicinanza alla famiglia della giovane e alla comunità greco-melchita in Egitto. Il Pontefice ha inoltre voluto incontrare il gruppo di pellegrini egiziani, accompagnati da monsignor Jean‑Marie Chami, vescovo ausiliare per l'Egitto, il Sudan e il Sud Sudan. Il momento di preghiera in Vaticano è stato descritto come intimo e commosso. Anche la diocesi di Roma ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando la partecipazione dei fedeli egiziani come segno della universalità della fede e della speranza dei giovani.
Subito dopo la diffusione della notizia, decine di messaggi sono apparsi sui social network. Amici, compagni di scuola e membri della comunità hanno ricordato Pascal con parole cariche di affetto e dolore. "Un'anima pura che ora è tra gli angeli", scrive una compagna. "Sempre sorridente, forte, piena di sogni", aggiunge un insegnante della sua scuola. Le immagini condivise la mostrano felice durante le attività religiose e nei momenti della vita quotidiana. In molti sottolineano la sua forza d'animo, la sua generosità e il coraggio con cui affrontava anche la malattia. Alcuni amici hanno chiesto di dedicare a lei una giornata speciale del prossimo Giubileo.