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Cerreto d'Esi, quella di Concetta "era una morte annunciata" | Giallo sul braccialetto elettronico dell'ex

Dopo vent'anni di abusi e violenze lei aveva denunciato Panariello e gli era stato imposto il divieto di avvicinamento. Ma non è servito a niente: "Una misura cautelare evasa più volte", denuncia l'associazione antiviolenza che seguiva

Cerreto d'Esi, quella di Concetta "era una morte annunciata" | Giallo sul braccialetto elettronico dell'ex - foto 1
Ansa

La morte di Concetta Marruocco, uccisa a coltellate nella sua casa di Cerreto d'Esi (Ancona), era una "morte annunciata".

Non hanno dubbi le persone che la conoscevano, a cominciare dall'associazione Artemisia, che gestisce lo sportello antiviolenza di Fabriano dal quale Concetta era seguita da marzo. Resta da capire cosa non abbia funzionato nella rete di protezione che la vittima stava faticosamente costruendosi, a cominciare dal braccialetto elettronico che aveva il suo ex, Franco Panariello.

Il braccialetto manomesso o malfunzionante? Dunque, dopo anni di abusi e violenze Concetta aveva denunciato Panariello al quale era stato imposto il divieto di avvicinamento e l’obbligo del braccialetto elettronico. Ma qualcosa non ha funzionato. Su questo si dovranno trovare risposte, più che sulla dinamica dei fatti che sembra drammaticamente chiara. "Alle forze dell’ordine non è arrivato alcun segnale di allarme dal braccialetto elettronico", dicono i carabinieri. Non ha funzionato oppure potrebbe esser stato manomesso. Ma com’è possibile che nessuna se ne fosse accorto? Anche il legale dell’uomo si dice meravigliato. "Non sappiamo perché non abbia funzionato il braccialetto elettronico — afferma l’avvocato —. In ogni caso è una cosa grave, perché si poteva evitare questo tragico epilogo".

 

Un femminicidio annunciato - In una nota l'associazione Artemisia rimarca il fatto che l'ex marito "era sottoposto a misura cautelare con l’applicazione del braccialetto elettronico, misura cautelare che più volte era stata violata, senza che al riguardo venissero prese altre misure più restrittive". Concetta negli ultimi tempi era una donna nuova, ha testimoniato con consapevolezza, lucidità, determinazione. "Noi abbiamo incontrato Concetta tre giorni fa e ci aveva comunicato che avrebbe voluto offrire il suo contributo all’associazione per aiutare le donne che come lei vivono la sopraffazione e la violenza maschile". 

 

Un calvario che durava vent'anni - Nel 2004 Concetta era finita in ospedale per un trauma cranico. Poi una sfilza di maltrattamenti, bottigliate in faccia, scatti d’ira e violenze sessuali. Da ultimo pure le liti per l’identità  di genere di uno dei figli. Lei, ormai, denunciava tutto. L’ultima volta a settembre, durante il processo. Ma non è servito a niente. Nel cuore della notte Franco Panariello, operaio di 55 anni, è entrato in casa della moglie dalla quale si stava separando, utilizzando una copia delle chiavi, e l’ha uccisa con quindici coltellate. Questa volta non c’è stata alcuna imprudenza della vittima, come accettare un ultimo incontro chiarificatore. Concetta Marruocco, infermiera di 53 anni, è morta nonostante avesse fatto tutto ciò che si deve fare.

 

 

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