IL BUON SAMARITANO

Carpi (Modena), cittadino dona strumentazioni da 280mila euro all'ospedale e chiede di restare anonimo

La somma ha permesso al nosocomio di dotarsi di dispositivi fondamentali per diagnostica e interventi

24 Dic 2025 - 10:31
ospedale © Istockphoto

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Un cittadino carpigiano, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha fatto una donazione a favore dell'ospedale Ramazzini di Carpi, consentendo l'acquisizione di numerose strumentazioni sanitarie destinate a diversi reparti dell'ospedale, dal valore complessivo di circa 280mila euro. La donazione ha permesso di dotare la Rianimazione, diretta dal dottor Alessandro Pignatti, di un tromboelastogramma, strumento fondamentale per la valutazione della coagulazione del sangue nei pazienti critici.

Le strumentazioni acquistate

 La Chirurgia generale, guidata dal dottor Michele Varoli, ha ricevuto una colonna endoscopica, strumentazione indispensabile in sala operatoria, mentre l'Endoscopia digestiva diretta dal dottor Mauro Manno potrà avvalersi di un enteroscopio, che consente approfondite indagini diagnostiche e terapeutiche dell'intestino tenue. All'ambulatorio chirurgico di Urologia, il cui responsabile è il dottor Giuseppe De Luca, inserito all'interno del reparto di Urologia diretto dal dottor Fabio Manferrari, è stato donato un uroflussometro, apparecchiatura indispensabile per la valutazione funzionale delle vie urinarie.

Un potenziamento ha riguardato anche il reparto di Medicina riabilitativa, che grazie alla donazione ha acquisito un tapis roulant per i percorsi riabilitativi, una pedana stabilometrica per la valutazione e trattamento della stabilità posturale e dell'equilibrio, due strumenti per la mobilità degli arti superiori e inferiori, uno strumento per il rinforzo muscolare, e due lettini elettrici per i trattamenti riabilitativi.

"Un gesto che testimonia un profondo legame col territorio"

 "Si tratta di un gesto che testimonia un profondo legame con il territorio e un'autentica attenzione al bene comune - dichiara il Direttore Generale dell'Azienda Usl di Modena Mattia Altini -. Un esempio di solidarietà silenziosa che rafforza il valore della sanità pubblica e il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni".

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