Carabinieri morti a Salerno, imparentata con i boss locali la donna alla guida dell'auto che ha travolto i due giovani
Il suv guidato da Nancy Liliano era stato restituito alla famiglia della 31enne solo pochi giorni prima del tragico schianto. Era stato sequestrato durante un controllo perché non assicurato
La donna indagata per la morte dei due carabinieri nell'incidente stradale a Campagna sarebbe imparentata con una famiglia malavitosa della Piana del Sele (Salerno), i Del Giorno, legati con le 'ndrine calabresi.
Nancy Liliano, questo il nome della 31enne, ora sotto indagine per duplice omicidio stradale e risultata positiva all'alcoltest e al narcotest dopo lo schianto, era rimasta coinvolta in un'inchiesta su un traffico di droga che faceva capo ai Del Giorno.
Tre anni ai domiciliari per traffico di droga
Nel giugno 2019, scrive il Corriere della Sera, anche a Liliano, insieme ad altre 14 persone, per questa vicenda era stata notificata un'ordinanza cautelare dai carabinieri: lei aveva patteggiato e ottenuto una condanna a tre anni, scontati ai domiciliari.
Fotogallery - Carabinieri morti a Salerno, la donna del Suv positiva ad alcol e droga
L'auto della tragedia sotto sequestro fino al 3 aprile
In seguito non aveva più avuto problemi con la giustizia, mentre risulta sotto processo il padre, anche lui per omicidio stradale, per un incidente che risale al 2022. All'uomo era stata recentemente sequestrata proprio la Range Rover con cui la donna ha travolto la Punto di Francesco Pastore e Francesco Ferraro: un controllo aveva rivelato che il sequestro non era assicurato. Il veicolo era stato restituito solo il 3 aprile. E solo pochi giorni dopo, nella notte tra il 6 e il 7 aprile, Nancy Liliano era alla guida di quel suv che ha provocato la morte dei due giovani. Le salme dei carabinieri sono già tornate nelle loro località d'origine in Puglia, Manfredonia e Montesano Salentino, che oggi si fermano per lutto cittadino.
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