La rabbia della città

Cane legato ai binari e ucciso a Siracusa, un uomo confessa | In città affissi i manifesti con i volti dei "colpevoli"

Ignoti hanno rivelato l'identità dei presunti mandanti ed esecutori del gesto. Le associazioni locali chiedono giustizia

10 Lug 2025 - 12:35
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Svolta nel caso di Timida, l'anziana cagnolina legata ai binari e travolta da un treno in corsa a Siracusa lo scorso 15 aprile. Un muratore della zona avrebbe rilasciato una piena confessione in Procura e avrebbe raccontato di essere stato incaricato da un avvocato del luogo, affinché facesse sparire i cani dal luogo in cui vivevano da circa 12 anni. L'uomo, a sua volta, “si sarebbe rivolto ai due esecutori materiali di cui ha fatto i nomi agli inquirenti”. Le associazioni locali Leal e Balzoo chiedono giustizia.

Una fine orribile

  Il corpo straziato di Timida era stato trovato sui binari da alcuni volontari. La cagnolina aveva 14 anni e da 12 anni viveva con un altro cane, in zona Lido Sacramento, accudita da alcune persone.  I due randagi erano ormai stati adottati dal quartiere: erano conosciuti da tutti e accuditi dai volontari delle associazioni locali, che si prendevano cura di loro insieme a una colonia felina della zona. Le associazioni Leal e Balzoo hanno denunciato che lo scorso 15 aprile, giorno in cui Timida è stata brutalmente uccisa, anche la colonia è stata distrutta e le cucce sono state gettate in mare. Tommy è sopravvissuto scappando ed è stato poi adottato da una nuova famiglia.

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La richiesta di giustizia e la rabbia della città

 Tutta Siracusa è rimasta scossa dalla barbara esecuzione dell'anziana cagnolina. Le associazioni hanno fatto richiesta al Comune di Siracusa per procedere con l’autopsia sul corpo di Timida per accertare se il cane abbia subito altre violenze oltre alla morte sui binari e chiedono che i responsabili del gesto siano trovati e che ricevano pene esemplari. Le associazioni ribadiscono: non si fermeranno finché ogni responsabile non sarà identificato e condannato. Ignoti hanno affisso manifesti con i volti e i nomi dei presunti mandanti ed esecutori del gesto. 

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