La svolta salutista della nuova amministrazione di centrosinistra di Albiate fa storcere il naso alla Lega, che attacca: "Cancellati i simboli identitari della nostra tradizione contadina"
Scoppia la polemica ad Albiate, in Brianza, dopo la svolta salutista dell'amministrazione di centrosinistra, guidata dalla sindaca Veronica Gallo, che ha bandito la salamella alla sagra di San Fermo che ad agosto arriverà alla 416esima edizione. La Lega protesta contro la decisione di rompere con la tradizione contadina del primo cittadino, che ha inoltre modificato alcuni aspetti della sagra, cancellando anche la sfilata dei trattori, la cosiddetta "busecada", e la mostra zootecnica, chiamata la "urtaja". L'associazione "Amici di San Fermo" che ha sempre aiutato nell'organizzazione dell'evento, alla luce delle novità, ha deciso di fare un passo indietro.
Il sindaco Veronica Gallo però replica alle strumentalizzazioni e assicura: "Non verranno offerte le salamelle agli anziani nelle ore di punta, come si faceva una volta, troveremo un pasto più light da dare, ma si potranno comunque trovare nei punti di ristoro. Abbiamo voluto dare un approccio più olistico alla sagra, arricchendola con il tema salute, tanto più che facciamo parte della Rete delle città sane. È evidente che siamo di fronte a una strumentalizzazione: il tema della salute dovrebbe essere trasversale".
E sulla mostra zootecnica, precisa: "Punteremo sulla fattoria didattica, dando modo ai bambini di interagire con gli animali invece di vederli chiusi in un recinto". Per quanto riguarda i trattori, spiega il primo cittadino: "L'anno scorso erano in quattro, le persone erano sedute sul bordo dei mezzi, mentre le biciclette facevano zig zag fra i veicoli in movimento. Con la Polizia locale, abbiamo chiesto che venissero rispettate le norme di sicurezza e a quel punto sono stati i proprietari dei trattori stessi a ritirarsi". Sull'associazione "Amici di San Fermo", osserva: "Hanno deciso di non partecipare quando abbiamo detto che sarebbero state coinvolte anche altre associazioni".
Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, sui social attacca: "Via salamelle, busecca e trattori dalla sagra tipica della Brianza. La Giunta vuole stravolgere la storica sagra di San Fermo, cancellando simboli identitari come la mostra zootecnica, il concorso della ‘urtaja’, la ‘busecada’, la sfilata dei trattori e dando il benservito agli Amici di San Fermo che da anni tengono vivo questo evento tradizionale".
"Verrà vietata la tradizionale salaminata perché fa ‘male alla salute’: tutti elementi che ricordano le radici contadine del nostro territorio e che evidentemente non sono più graditi alla sinistra di oggi - si legge ancora nel post su Facebook -. Ma veramente siamo arrivati al punto di cancellare da una sagra, che lo scorso anno ha compiuto 415 anni, anche i principali piatti della nostra cucina tipica, che peraltro si fonda sui derivati della carne del maiale? È davvero incredibile anche solo pensare a certe idiozie".