Il 50enne Roberto Held, presunto responsabile dell'omicidio di Dolores Dori, si è presentato spontaneamente in caserma. Le indagini ipotizzano una faida tra famiglie legata a un matrimonio mai celebrato. Un video sul cellulare del figlio ha aiutato a ricostruire la sparatoria
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È finita dopo settimane di ricerche la fuga di Roberto Held, 50 anni, ritenuto il presunto responsabile dell'omicidio di Dolores Dori, la donna di origini sinti uccisa il 2 ottobre nel campo nomadi di Lonato del Garda (Brescia). Held, consuocero della vittima, si è presentato spontaneamente al Comando provinciale dei carabinieri di Brescia, dove è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica. L'uomo è stato successivamente trasferito in carcere. Dolores Dori era stata colpita da diversi colpi d'arma da fuoco e poi abbandonata davanti all'ospedale di Desenzano del Garda.
La sera del 2 ottobre, Dolores Dori, insieme alla madre e al figlio, era partita dal campo sinti di Venezia per raggiungere quello di Lonato del Garda, in via Ferrarini. L'auto su cui viaggiavano sarebbe entrata in retromarcia sfondando il cancello del campo. Da lì sarebbe nata una sparatoria che ha coinvolto i presenti e nella quale la donna è rimasta colpita. Dolores Dori è stata poi trasportata e lasciata davanti al pronto soccorso di Desenzano del Garda, dove è morta poco dopo. Da subito le indagini si sono concentrate sui rapporti tra le due famiglie coinvolte, appartenenti entrambe alla comunità sinti della zona.
Roberto Held si è presentato nella mattinata del 28 ottobre al Comando provinciale dei carabinieri di Brescia. Gli inquirenti, che da settimane ne seguivano le tracce, hanno proceduto al fermo dopo aver raccolto diversi indizi a suo carico. La Procura di Brescia ha emesso un fermo di indiziato di delitto, misura che precede l’eventuale convalida da parte del giudice. Al momento Held non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, mentre i militari proseguono gli accertamenti per chiarire ruoli, dinamiche e motivazioni del conflitto armato. L'uomo, cittadino italiano, resta detenuto in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria.
Un video trovato sul cellulare del figlio di Dolores Dori si è rivelato fondamentale per ricostruire quanto accaduto nel campo sinti di Lonato del Garda. Le immagini, acquisite dagli investigatori, avrebbero documentato alcuni momenti concitati della sparatoria. Grazie a quelle riprese, gli inquirenti hanno potuto collocare temporalmente e spazialmente i protagonisti dell'episodio, identificando i movimenti delle persone coinvolte e i veicoli presenti nell'area. Il filmato avrebbe inoltre fornito elementi utili a chiarire le cause immediate del conflitto, legate ai contrasti tra due nuclei familiari.
Secondo quanto riferito dalle fonti investigative, la morte di Dolores Dori sarebbe collegata a una faida tra famiglie sinti originata da un matrimonio mai celebrato tra la figlia della vittima e il figlio di Roberto Held. I dissidi tra i due nuclei si sarebbero acuiti nei mesi precedenti alla sparatoria, fino al tragico epilogo nel campo di Lonato. Gli investigatori stanno ora verificando se alla base del gesto possano esserci motivi economici o d'onore legati al mancato accordo matrimoniale.