LA TRUFFA

Curava i tumori con la camomilla e altre erbe, condannato a 3 anni e 25mila euro di multa il falso medico di Brescia

L'uomo, un 54enne colombiano, chiedeva migliaia di euro per i suoi preparati. Arrestato nel 2019, era sparito nel nulla. E' stato processato per truffa ed esercizio abusivo della professione

13 Lug 2023 - 12:43
camomilla © Istockphoto

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Assicurava ai malati di tumore che le sue terapie a base di camomilla e altre erbe medicinali li avrebbero guariti. E' stato condannato dal tribunale di Brescia a tre anni e a 25.500 euro di multa il 54enne colombiano che si spacciava per medico e prometteva cure miracolose. L'uomo, un "curandero", "uomo della medicina" in molti Paesi dell'America Latina, era già stato arrestato nel 2019 dai carabinieri e, dopo un periodo trascorso in carcere, era scomparso nel nulla. 

La denuncia e l'arresto nel 2019

 Il copione messo in atto andava avanti da tempo. Nel marzo di quattro anni fa uno dei suoi pazienti, che si era rivolto a lui per curare il padre malato di tumore, dopo una richiesta di 15mila euro per la terapia completa si era presentato nel suo studio. Gli avrebbe dovuto consegnare una rata di 800 euro in cambio di "medicinali" composti con un mix di camomilla, ortica e un'altra erba. Effettuato lo scambio, erano intervenuti i carabinieri di Isorella (Brescia), che avevano ispezionato l'appartamento, dove avevano trovato grossi quantitativi delle erbe usate per i suoi mix. Sul computer dello "studio" di Berlingo, i militari hanno trovato le ricette che il medico consegnava ai pazienti spiegando come preparare il mix miracoloso, che li avrebbe salvati senza ricorrere alle cure della medicina tradizionale. 

Processato per truffa ed esercizio abusivo della professione

 Dopo un breve periodo di detenzione, al finto medico era stato imposto l'obbligo di firma. E a questo punto il colombiano era sparito nel nulla. Oggi è arrivata la sentenza, dopo che il finto medico è stato processato con l'accusa di truffa aggravata ed esercizio abusivo della professione. La laurea in medicina e Chirurgia che sosteneva di aver conseguito era un falso. L'accusa per lui aveva chiesto 3 anni e 50mila euro di multa, la difesa l'assoluzione, sostenendo che non ci fosse il reato di esercizio abusivo della professione dal momento che non erano stati messi timbri sulle ricette e l'imputato non aveva mai definito farmaci i suoi preparati.

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