TRA LUNGAGGINI E BUROCRAZIA

Adozioni, percorso a ostacoli: a buon fine una domanda su 10 sul fronte nazionale, una su 4 sull'internazionale

Servono fino a 4-5 anni per ottenere l'idoneità, poi ci sono i problemi di avvicinamento al bambino, di permanenza nel Paese d'origine e di trasferimento in Italia: tutto appesantito da burocrazia, costi e tempi lunghissimi

23 Giu 2023 - 09:56
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L'adozione dei bambini in Italia resta ancora oggi un percorso a ostacoli per molte famiglie. Va a buon fine solo una domanda su dieci sul fronte dell'adozione nazionale (nel 2021 866 i bambini adottati, 8mila le richieste), mentre sul versante internazionale nel 2022 si contano 565 pratiche concluse bene contro 2.382 ancora pendenti. 

Adozione "fuori dagli schemi", ecco quando si può

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Coppie e condizioni

 Per tentare la via dell'adozione, scrive il "Giornale", i coniugi devono essere sposati da almeno tre anni, aver compiuto i 25 anni e, all'inizio dell'iter, il genitore più giovane non deve aver superato i 41 anni o i 58 in caso di minore 17enne. Anche un single può adottare, ma solo in casi eccezionali, mentre la pratica è vietata alle coppie omosessuali. 

L'iter per la richiesta

 Si comincia con la richiesta all'Asl, si procede con il colloquio con un assistente sociale e infine si arriva al tribunale dei minori. Un cammino lungo e complicato, tanto che, dicono all'associazione Amici dei bambini, "dall'inizio alla fine possono passare quattro-cinque anni. Anche se la legge prevede sei mesi circa per la conclusione della pratica di idoneità, l'itinerario è sempre molto più lungo. Per avere l'ok dai servizi sociali, i tempi di attesa arrivano fino a tre anni. 

Adozioni internazionali, tempi lunghissimi

 Ma non è solo una questione di burocrazia. Dopo l'ok, ci sono i tempi di attesa legati alle pratiche di avvicinamento al bambino e di trasferimento nella sua nuova casa. In particolare proprio per le adozioni internazionali. Ci sono iter lunghissimi per coppie che hanno tutti i documenti in ordine ma aspettano anni prima di poter portare a casa i loro figli adottivi dalla Bielorussia, dalla Cina, dal Brasile. La Romania è più flessibile, ma solo se uno dei genitori ha nazionalità romena, mentre in Brasile sono adottabili da coppie straniere solo i bambini più grandi, minimo dieci anni. 

Tra costi e trasferimenti

 Un altro capitolo doloroso sono i costi. Ci sono Paesi, come la Bolivia, dove si chiede un mese di permanenza nel luogo d'origine del bambino prima di poter procedere al trasferimento. E, se in teoria ogni coppia avrebbe diritto a un rimborso di 9mila euro per la pratica e alla detraibilità del 50% delle spese, i fondi delle adozioni vengono sbloccati a singhiozzo. 

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