L'AGGRESSIONE IN DIRETTA

Accoltellata a morte a Milano, in un video la sequenza dell'orrore: lui l'afferra e la colpisce brutalmente, poi la fuga

Una telecamera di sorveglianza ha ripreso attimo per attimo il femminicidio di Luciana Ronchi. I passanti, sotto shock, sono rimasti paralizzati e nessuno è riuscito a fermare il killer

24 Ott 2025 - 12:40

Il femminicidio ripreso da una telecamera, con l'aggressione, le 14 coltellate, la fuga. Le immagini riprese dall'alto mostrano istante per istante la sequenza dell'orrore, con Luigi Morcaldi che uccide la sua ex, Luciana Ronchi, a pochi passi dalla casa di Bruzzano, periferia di Milano, in cui i due convivevano fino al 2022, l'anno della separazione. L'uomo, poi rintracciato dalle forze dell'ordine e bloccato, ai pm ha risposto con grande lucidità. Ha detto che aspettava la donna "per farle del male sì, ma per ucciderla no. E' stato di impeto, ho perso la cognizione della mia forza: io l'ho vista, mi è venuta una rabbia, un odio, mi è salito tutto il male che mi hanno fatto. Ho pensato tanto al male che mi hanno fatto in questi anni". 

Morcaldi: "Sono stato io ma non volevo ucciderla"

 Davanti ai magistrati Morcaldi, scrive il "Giorno", ammette di aver colpito la donna ma chiarisce che la sua intenzione non era quella di uccidere. "Sì, sì, sono stato io - confessa -. Ma pensavo due coltellate, non 14. Io non l'ho vista cadere per terra, poi si sono messe in mezzo altre persone: forse l'ho presa alla gola, la prima alla gola, le altre non lo so, forse sul volto". A riprendere ogni attimo dell'accoltellamento la telecamera dell'edificio all'angolo tra via Vincenzo da Seregno e via Grassini. 

L'aggressione lunga 17 secondi

 Il video inizia alle 9:51, con lo scooter di Morcaldi nella stradina che dà sul Parco Nord. L'uomo all'improvviso fa un'inversione a U: è a questo punto che si vede una donna mentre percorre a piedi il vialetto: Luciana, che sta ritornando a casa. La donna vede lo scooter e capisce di chi si tratta. Lui la raggiunge, lei cerca di evitarlo ma lui la afferra con la forza, la spinge tra due auto in sosta e la colpisce più volte. L'aggressione dura 17 secondi. Qualcuno sente urlare: "Vai via da casa mia". La telecamera riprende un uomo in bicicletta che si avvicina. Morcaldi lascia la donna che, barcollando, cammina per pochi metri. Il killer si allontana e nessuno lo ferma: sono tutti sotto shock, paralizzati dall'orrore. La donna crolla a terra e viene trasportata d'urgenza al Niguarda, dove muore poco prima delle 20 dopo una lunga agonia. 

Femminicidio, il corteo in memoria di Luciana Ronchi a Bruzzano

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I due testimoni

 Due testimoni che hanno assistito al femminicidio, scrive il "Corriere della Sera", raccontano di essere rimasti letteralmente bloccati dal terribile spettacolo a cui hanno dovuto assistere. Due operai che erano nei paraggi e che sono accorsi sentendo le urla. "Ho visto un individuo a piedi che tirava i capelli di una donna che urlava e cercava di divincolarsi", dice uno dei due testimoni, aggiungendo di aver visto i due colpi contro la donna. Il collega aveva invece provato a soccorrere Luciana e spiega: "Perdeva molto sangue dal collo e dal volto". 

Il racconto e la frustrazione

 Una volta rintracciato, dopo aver ammesso di aver ucciso la sua ex, agli inquirenti l'uomo racconta di aver dormito in macchina per qualche mese dopo la separazione da Luciana, per poi trasferirsi a casa di un'anziana per cui lavorava come badante. E' stato poi ospitato in un centro per senza tetto e ha condiviso per qualche tempo l'appartamento con un amico. Tutte esperienze in cui la rabbia contro la sua ex è salita. Lui ai magistrati ha assicurato di aver tagliato i rapporti con la ex e con il figlio, 28 anni, a cui ha mandato una lettera dal titolo "La torta avvelenata", in cui esprime tutta la sua rabbia e la sua frustrazione. 

Il corteo

  Giovedì sera il quartiere dedica alla vittima un corteo a cui ha partecipato anche il sindaco Giuseppe Sala. Uno striscione apre il triste evento, "Con Luciana nel cuore". Davanti alla folla il primo cittadino interviene e ricorda la sua proposta di un Codice rosso rafforzato 2.0, con "l'obbligo di braccialetto elettronico per chi è denunciato per violenza domestica o stalking". 

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