"Il nonno ha ragione, perché lui si va a drogare, va a fare casini". A "Diario del giorno" parla un uomo del campo rom da cui è fuggito il 18enne con polsi e caviglie bloccati da lacci e fascette autostringenti. Il giovane è stato salvato dagli agenti della polizia locale intorno alle quattro del mattino. Il programma di Rete 4 è tornato in quel campo rom per raccogliere la testimonianza di un uomo.
"Il nonno lo ha cresciuto, lui non ha la mamma - ha raccontato l'uomo alla trasmissione -. Vedi tuo nipote che va a drogarsi e non lo picchi? Lo lasci così? Non puoi lasciarlo così. Se fossi stato nei panni del nonno avrei pensato: 'Meglio legarlo io che qualcuno lo ammazza'".
Il giovane è stato trovato in via Salviati mentre cercava di allontanarsi dal campo rom. Alla vista delle pattuglie di polizia locale dei gruppi Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) e IV Tiburtino, il ragazzo ha rivolto agli agenti una disperata richiesta di aiuto, spiegando di essere in pericolo di vita. Secondo il suo racconto, alcuni abitanti del campo rom, probabilmente gli stessi che avevano proceduto al sequestro, avevano intenzione di ucciderlo. Sul suo racconto, il testimone ha smentito categoricamente che l'intenzione della famiglia fosse quella di sequestrarlo: "Ma quale sequestro? Noi non sequestriamo le persone. Se fosse una donna sì", ha risposto all'inviato del programma di Rete 4.