L'OMICIDIO NEL 2020

Willy Monteiro, la Cassazione dispone l'appello ter per Gabriele Bianchi | Definitivo l'ergastolo per il fratello Marco

La Suprema Corte ha disposto la celebrazione del terzo appello per ridiscutere le attenuanti generiche che gli erano state concesse

26 Nov 2025 - 19:23
Willy Monteiro Duarte © Ansa

Willy Monteiro Duarte © Ansa

Per l'omicidio di Willy Monteiro, la Cassazione ha reso definitivo l'ergastolo per Marco Bianchi e ha disposto la celebrazione di un nuovo appello, il terzo, per il fratello Gabriele: saranno quindi ridiscusse per l'imputato le attenuanti generiche concesse nell'appello bis, in cui era stata stabilita una condanna a 28 anni.

Appello ter per Gabriele Bianchi

 Anche Gabriele rischia dunque di nuovo l'ergastolo, reso definitivo per il fratello. Per tutti era già stata riconosciuta la responsabilità  penale e risultano definitive le condanne per gli altri due imputati, 23 anni per Francesco Belleggia e 21 per Mario Pincarelli: il nuovo appello riguarda solo uno dei due gemelli.

La lite e il brutale omicidio

 Willy era intervenuto per sedare una lite il giorno in cui morì, il 6 settembre 2020, pestato brutalmente il 6 settembre del 2020 nel comune di Colleferro (Roma). 

Il ruolo dei due fratelli Bianchi nell'omicidio

 I due fratelli Bianchi ebbero, secondo l'accusa, "un ruolo preponderante con Gabriele, esperto dell'arte marziale Mma, che dà il via con un violento calcio al petto di Monteiro seguito subito da Marco". Il pestaggio avvenne fuori da un pub. I quattro del branco, come raccontato da un testimone, scesero da un'auto e si lanciarono contro chiunque capitasse a tiro. Chiunque quella notte, in quella piazza, avrebbe potuto fare la fine di Willy. Quelli che il ragazzo subì erano colpi tecnici dati per fare male, violenti, per causare conseguenze gravissime. E che uccisero Willy. 

I Bianchi nell'appello bis: "Non siamo dei mostri"

 Nell'appello bis, i fratelli Bianchi hanno preso la parola per dichiarazioni spontanee chiedendo sostanzialmente scusa ai familiari del 21enne di origini capoverdiani. "Non siamo dei mostri - avevano detto alla mamma di Willy -. Siamo addolorati per quanto accaduto e chiediamo scusa alla famiglia". 

Ti potrebbe interessare