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Violenza sulle donne, Istat: per il 23,9% della popolazione la causa è l'abbigliamento

Per oltre il 13% sarebbero normali gli schiaffi in una coppia. Il 15,1% ritiene in parte responsabile una donna violentata se ubriaca o sotto lʼeffetto di droghe. Per il 6,2% le donne serie non vengono stuprate

Violenza sulle donne, Istat: per il 23,9% della popolazione la causa è l'abbigliamento - foto 1
-olycom

E' ancora vivo il pregiudizio per cui la responsabilità della violenza sessuale sia della donna, secondo i dati del Report dell'Istat sui ruoli di genere.

Per il 39,3% della popolazione una donna può sottrarsi a un rapporto sessuale se davvero non lo vuole e per il 23,9% le donne possono provocare la violenza con il loro abbigliamento. Inoltre, il 15,1% ritiene in parte responsabile una donna violentata se ubriaca o sotto l'effetto di droghe.

Per oltre il 13% sono normali gli schiaffi nella coppia - Il 7,4% delle popolazione ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze che "un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo", mentre per il 6,2% che in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto.

 

Il controllo di cellulare e social - Rispetto al controllo, invece, sono piu' del doppio le persone (17,7%) che ritengono accettabile sempre o in alcune circostanze che un uomo controlli abitualmente il cellulare e/o l'attività sui social network della propria moglie/compagna.

 

Per il 6,2% le donne serie non vengono stuprate Per il 10,3% della popolazione spesso le accuse di violenza sessuale sono false (più uomini, 12,7%, che donne, 7,9%); per il 7,2% "di fronte a una proposta sessuale le donne spesso dicono no ma in realtà intendono sì", per il 6,2% le donne serie non vengono violentate. Solo l'1,9% ritiene
che non si tratta di violenza se un uomo obbliga la propria moglie/compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà. 

 

Donne considerate come "oggetti di proprietà" Alla domanda sul perché alcuni uomini sono violenti con le proprie compagne/mogli, il 77,7% degli intervistati risponde perché le donne sono considerate "oggetti di proprietà" (84,9% donne e 70,4% uomini), il 75,5% perché "fanno abuso di sostanze stupefacenti o di alcol" e un altro 75% per il "bisogno degli uomini di sentirsi superiori alla propria compagna/moglie". La difficoltà di alcuni uomini a gestire la rabbia è indicata dal 70,6%, con una differenza di circa 8 punti percentuali a favore delle donne rispetto agli uomini.

 

Stereotipi più frequenti al Sud - Sardegna (15,2%) e Valle d'Aosta (17,4%) presentano i livelli più bassi di tolleranza verso la violenza; Abruzzo (38,1%) e Campania (35%) i più alti. Ma nelle regioni le opinioni di uomini e donne sono diverse. Gli stereotipi sui ruoli di genere più comuni sono: "per l'uomo, più che per la donna, è molto importante avere successo nel lavoro" (32,5%), "gli uomini sono meno adatti a occuparsi delle faccende domestiche" (31,5%), "è l'uomo a dover provvedere alle necessità economiche della famiglia" (27,9%). Gli stereotipi sono più frequenti nel Mezzogiorno (67,8%), in particolare in Campania (71,6%) e in Sicilia, e meno diffusi al Nord-est (52,6%), con il minimo in Friuli Venezia Giulia (49,2%).  

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