La giovane, fuori sede, è stata sfrattata senza preavviso. Il video del litigio con la proprietaria è diventato virale. Udu: "Episodio inaccettabile, non è un caso isolato"
Una giovane studentessa fuori sede è stata sfrattata improvvisamente da un appartamento a Venezia-Mestre, accompagnata da insulti gravemente discriminatori. Un video pubblicato sui social mostra il momento in cui la proprietaria la costringe a uscire, apostrofandola come "terrone maleducato". La vicenda, avvenuta il 30 luglio 2025, ha suscitato sdegno e reazioni da parte di associazioni studentesche e rappresentanti di categoria.
Nel filmato si vede la ragazza mentre scende le scale del condominio e nel frattempo registra l'alterco con la locatrice. La proprietaria la definisce "altezzosa, arrogante" e le urla: "Dove pensi di arrivare nella vita?". Poi aggiunge: "Vattene via da casa mia, sei una terrona maleducata". Il contratto, regolarmente in vigore fino al 30 luglio, è stato interrotto senza alcun preavviso, costringendo la studentessa a cercare una sistemazione in emergenza.
La ragazza, che preferisce restare anonima, ha raccontato l'accaduto sui social: "Viaggio da sola da cinque anni, ho vissuto in più di 12 Paesi, non mi è mai successo di essere trattata così. Studio e lavoro da sola". Le sue parole hanno trovato solidarietà tra coetanei e attivisti, contribuendo a far circolare ulteriormente il video online.
Secondo Angelica Morresi, coordinatrice di Unione degli Universitari – Udu Venezia, non si tratta di un caso isolato. L'associazione ha ricevuto altre segnalazioni che indicano interessi discriminatori nella selezione degli inquilini, soprattutto se originari del Sud Italia. "Questo linguaggio va condannato, anche se pronunciato in un momento di stizza" sottolinea Morresi, evidenziando che risolvere il contratto senza preavviso e nonostante affitti pagati è illegittimo.
Giuliano Marchi, presidente di Confedilizia Venezia, riconosce la gravità dell'offesa ma invita a evitare "semplificazioni o tifoserie". Ricorda che è essenziale applicare la normativa nazionale sulle locazioni (Legge 431/1998) e che esistono accordi territoriali tra Comune, Ca' Foscari e associazioni di categoria per stabilire contratti tipo e garanzie assicurative anche per i proprietari. "La vicenda è grave – dichiara – ma non si può generalizzare: servono regole certe per tutti".
L'episodio ha rapidamente fatto il giro dei social, grazie a pubblicazioni su Instagram, profili di attivisti universitari e amplificazioni da parte dei media digitali. Nonostante Venezia sia sede di importanti atenei come Ca' Foscari, IUAV e altri istituti artistici, la discriminazione verso studenti meridionali sembra tutt'altro che rara secondo gli osservatori locali. Non è il primo caso che solleva interrogativi sull'inclusione nel capoluogo lagunare: un medico, vittima di razzismo per le sue origini, è stato insultato dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, mentre un gruppo di studenti in gita da Napoli di recente è stato preso di mira con cori e insulti.