A "Mattino Cinque"

San Donà di Piave (Ve), le divise anti-baby gang tra porta taser e spray al peperoncino

A "Mattino Cinque" il sindaco Alberto Teso: "Il sequestro di armi da taglio ci ha spinto a investire"

16 Dic 2025 - 12:19
 © Da video

© Da video

Taser, spray urticanti e un giubbotto anti-taglio contro le aggressioni delle baby gang. È la nuova dotazione della Polizia locale di San Donà di Piave, comune di circa 42mila abitanti nell'hinterland di Venezia. "L'attività di controllo non può prescindere dalla sicurezza individuale e nell'ultimo periodo la microcriminalità è aumentata in maniera sostanziosa", dice a "Mattino Cinque" il comandante, Simone Faggotto.

Dai furti nei negozi alle risse tra bande e le aggressioni nel centro storico: secondo gli ultimi dati del Viminale, il capoluogo veneto ha raggiunto l'ottavo posto nella classifica delle province italiane per tasso di criminalità con questi 5mila denunce di reati ogni 100mila abitanti. Ad allarmare è soprattutto l'incidenza del numero di giovani in possesso di armi da taglio potenzialmente letali. "Questi ragazzi si giustificano dicendo che si devono difendere però qui in città non c'è nulla a cui difendersi", spiega Simone Cereser, assessore comunale alla Sicurezza. 

"Non siamo in emergenza però stiamo investendo molto nella prevenzione", sottolinea il sindaco di San Donà di Piave, Alberto Teso, che ai microfoni del programma di Canale 5 spiega come i 12 sequestri di armi da taglio abbiano spinto l'amministrazione comunale a potenziare il materiale delle divise. E sulla nuova dotazione a disposizione della Polizia Locale per gli interventi di repressione del crimine aggiunge: "Questi strumenti servono come forma di tutela degli agenti e possono avere una finalità dissuasiva nei confronti dell'aggressore".