A "Fuori dal coro"

Rapine in Veneto, tra i cittadini che ricorrono alla sicurezza privata: "Giusto avere la possibilità di difenderci"

A "Fuori dal coro" parla Franco Birolo, tabaccaio di Padova assolto dopo aver sparato a un ladro

17 Nov 2025 - 11:57
 © Da video

© Da video

Dopo la tentata rapina a Grignano Polesine (Rovigo) dove un 68enne ha sparato contro i ladri che si erano introdotti in casa sua, in Veneto cresce il numero di cittadini che corrono ai ripari tramite forme di sicurezza privata. "È giusto avere la possibilità di difenderci", dice a "Fuori dal coro" Franco Birolo, tabaccaio della provincia di Padova assolto dall'accusa di omicidio per aver sparato a un rapinatore.

"La persona che va perseguita non è il soggetto che sta in casa propria ma il criminale che entra", aggiunge l'uomo secondo il quale, in mancanza di alternative, un cittadino deve poter "difendere la propria vita e i propri averi" da chi "non ha nulla da perdere". Le nuove norme sulla legittima difesa riaprono il dibattito tra favorevoli e contrari a detenere un'arma in casa. "Dobbiamo arrangiarci avendo qualcosa che faccia da deterrente nei confronti di questi delinquenti", sostiene Michele Toffoli che nei giorni scorsi ha scovato alcuni "topi di appartamento" nella sua casa di Vittorio Veneto, nel trivigiano: "Hanno divelto la finestra, cercavano sicuramente denaro contante", aggiunge.

Da Padova a Treviso e Vicenza: nelle province venete cresce il numero di comuni cittadini che nei centri specializzati si addestrano all'utilizzo di armi. "Sono soprattutto donne", afferma Daniele Pusinich, presidente regionale dell'Unione Italiana Tiro a Segno (Uits). "Faccio pratica a scopo sportivo ma non si sa mai, in casa mia un arma ce l'ho", dice una residente di Bassano del Grappa. Di fronte a episodi sempre più frequenti di assalti a ville e aziende da parte di bande organizzati, un argine è rappresentato dai comitati di controllo del vicinato. "La gente oggi è spaventata e noi vogliamo fare da ponte tra i cittadini e le forze dell'ordine", spiega Rino Manzan, volontario.