"Avrebbero festeggiato 25 anni di matrimonio", così il figlio maggiore della famiglia Ocone a "Dentro la Notizia"
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"Continuava a prendere farmaci antidepressivi ed era sotto cura". Parla a fatica di suo padre e della tragedia che ha sconvolto la sua famiglia di Paupisi Mario Ocone, il figlio maggiore di Elisabetta Polcino, 49 anni, uccisa a colpi di pietra dal marito Salvatore Ocone insieme al figlio adolescente. La figlia della coppia, invece, si trova ora in ospedale in coma farmacologico: "Speriamo si riprenda" ha detto ragazzo a "Dentro la notizia".
"Eravamo tutti e tre molto legati" racconta Mario Ocone, che si era trasferito a Rimini per lavorare come cameriere e costruirsi una vita lì. "Mi hanno informato ieri mattina i carabinieri, ho ricevuto una chiamata - spiega -. Il resto l'ho letto sui giornali". L'ultima volta che aveva sentito i genitori è stato il venerdì precedente: "Sembrava tutto normale - afferma - Avrebbero festeggiato a breve i 25 anni di matrimonio".
Resta da capire se nel femminicidio-omicidio di Paupisi possano aver giocato un ruolo anche i problemi di salute di Salvatore Ocone. Ma, sottolinea il figlio Mario, "se nessuno se l'aspettava, nessuno poteva evitarlo". L'uomo accusato di aver ucciso la moglie e il figlio 15enne e di aver ridotto in fin di vita la figlia di 16 anni ha confessato la sua responsabilità nella notte. Dopo essere stato individuato nella campagna di Ferrazzano in Molise, infatti, era stato condotto nella caserma dei carabinieri di Campobasso. Si trova attualmente nel carcere del capoluogo molisano con l'accusa di duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona.