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In Alto Adige via libera alla caccia ai lupi: il governo non impugna la legge

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher sostiene così che anche Roma ritiene che "le misure di prevenzione e di prelievo dei grandi predatori sono sensate e necessarie"

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Il Consiglio dei ministri ha rinunciato a impugnare la legge altoatesina sui grandi predatori.

Questa decisione è stata preceduta da trattative condotte a Roma dal presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e dall'assessore competente Arnold Schuler con i rappresentanti del governo. "I nostri interventi a Roma e il lavoro preliminare dei nostri uffici, parlamentari e consulenti hanno dato i loro frutti: siamo riusciti a convincere il governo che la nostra legge provinciale sulle misure di prevenzione e di prelievo dei grandi predatori è sensata e necessaria", afferma il presidente Arno Kompatscher.

 

A Roma, sui lupi di Bolzano, dopo l'incontro di martedì 2 agosto al ministero dell'Ambiente e in vista della riunione del Consiglio dei Ministri, ci sono stati diversi confronti a livello tecnico e politico.

 

 

I principi della legge non sono in discussione, ma la Provincia ha dovuto impegnarsi, con una nota scritta inviata al governo, a concedere all'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) 15 giorni, e non solo 10, per la stesura di una perizia in caso di provvedimento di prelievo.

 

Se l'Ispra non risponderà entro questo termine, il parere dell'Osservatorio faunistico provinciale costituirà la base per il provvedimento da adottare. "I nostri sforzi per convincere i vari ministeri hanno richiesto un po' di tempo, ma ora possiamo lavorare con una legge che affronta una serie di problematiche", afferma l'assessore Schuler.

 

 

Le norme di attuazione della legge sono già in fase di preparazione e devono essere sottoposte il prima possibile all'esame della giunta provinciale, affinché gli animali problematici possano essere prelevati dagli alpeggi già nel corso di quest'estate.

 

Formalmente, sotto il profilo giuridico, l'ordine di abbattimento è di competenza del presidente della Provincia, che può decidere la rimozione degli animali sulla base di segnalazioni di attacchi al bestiame, di comportamenti pericolosi dei grandi predatori e quindi di pericolo per l'uomo.

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