Rapimento Kata, la testimonianza inedita: "A Malpensa una donna con una bimba con lo stesso nome"
Il racconto a "Morning News": "Era in un ufficio per i documenti", intanto spuntano anche delle foto di un uomo incappucciato
Nuove testimonianze sul caso del rapimento di Kata, la bambina peruviana scomparsa dall'ex Hotel Astor di Firenze il pomeriggio dello scorso 10 giugno. A parlare a "Morning News" è Antonio Gerace, un testimone che il 14 giugno scorso avrebbe avvistato vicino Malpensa, precisamente a Busto Arsizio, una donna con una bambina che somigliava oggettivamente a Kata: "Inizialmente non ho dato peso a quello che ho visto poi una sera guardando in tv un servizio sul caso ho deciso di fare una segnalazione".
Il testimone ha raccontato di trovarsi all'ufficio degli ingressi al momento dell'incontro e che, alla domanda di una signora italiana sul nome della bambina, la donna avrebbe risposto "Kata, diminutivo di Kattaleya". Antonio Gerace ha poi concluso: "La bambina era molto tranquilla con la signora che l’accompagnava, non mi sembrava per nulla in difficoltà. Non mi sono soffermato sul viso della bimba, era arrivato il mio turno e dovevo fare le mie cose ma rivedendo le immagini in tv ho avuto dei dubbi".
Intanto, spuntano anche delle foto di un uomo incappucciato che avrebbe seguito la famiglia della bambina rapita dall'ex hotel Astor. Nel corso della trasmissione di Canale 5, l'investigatore Walter Piazza ha commentato il fermo immagine estrapolato dal video, in cui si vede un uomo incappucciato. "Si tratta di una figura misteriosa che seguiva da vicino i genitori e lo zio della bambina - ha spiegato Piazza -. Ho deciso di prendere un fermo immagine dal video di sorveglianza proprio perché l’uomo, sempre incappucciato anche d'estate, ha destato in me dei sospetti".
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